Al Cam di Empoli il progetto “Banda”: fare musica insieme per abbattere le barriere

«Studiare uno strumento e suonarlo con i propri coetanei – ha raccontato l’assessore alla cultura Eleonora Caponi – permette ai nostri giovani allievi di misurarsi con se stessi, di impegnarsi divertendosi, di accrescere il proprio sapere e di impadronirsi di un linguaggio universale, di imparare ad ascoltare e lavorare in gruppo, competenze e caratteristiche che saranno loro utili in ogni percorso di formazione che poi intraprenderanno»

 
  • Condividi questo articolo:
  • j

La pratica musicale come strumento di abbattimento delle barriere socio-culturali: questo è l’intento del progetto ‘Banda’, rivolto alle classi quarte e quinte delle scuole primarie del Comune di Empoli.

Ideato e coordinato dal Centro Attività Musicale (CAM) e realizzato grazie al Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni di Empoli, col contributo di Atontel, il progetto prevede l’insegnamento degli strumenti a fiato tipici delle bande, come flauto traverso, clarinetto, saxofono, tromba, trombone, corno, basso tuba per arrivare all’istituzione della ‘banda della scuola’.

Il programma ha coinvolto queste scolaresche: alla scuola primaria ‘Leonardo da Vinci’ le due classi IV e le due classi V; alla primaria ‘Baccio da Montelupo’ una classe V e alla primaria ‘Cristoforo Colombo’ di Ponzano una classe V. Gli incontri si stanno svolgendo nella sede del Cam, in via Luigi Paladini, 40, all’interno del Polo ‘San Giuseppe’, il lunedì, il martedì e il mercoledì mattina. A curare questo progetto i maestri di musica Alessandra Caponi e Annamaria Parri (flauto), Giuseppe Alberti (tromba, trombone e corno),  Omar Daini e il direttore Sandro Tani (sassofoni e clarinetti)

«Ho assistito pochi giorni fa alle prove di due classi delle nostre scuole primarie che partecipano al progetto "Banda" – ha raccontato l’assessore alla cultura Eleonora Caponi – è stato emozionante sperimentare dal vivo come questo progetto rafforzi le politiche scolastiche di integrazione che già sono attive nelle nostre scuole. Studiare uno strumento e suonarlo con i propri coetanei permette ai nostri giovani allievi di misurarsi con se stessi, di impegnarsi divertendosi, di accrescere il proprio sapere e di impadronirsi di un linguaggio universale, di imparare ad ascoltare e lavorare in gruppo, competenze e caratteristiche che saranno loro utili in ogni percorso di formazione che poi intraprenderanno. Si tratta di un progetto che ha in sé moltissimi contenuti educativi e che speriamo possa far crescere a Empoli in futuro una banda cittadina che tanti empolesi ancora oggi aspettano».

Il progetto

Si basa essenzialmente sull’insegnamento collettivo e sul fare musica insieme da subito, cercando fino dall’inizio l’aspetto ludico e sociale del suonare insieme uno strumento musicale. Attraverso la costituzione di un gruppo-banda si vuol raggiungere l’obiettivo dell’abbattimento delle barriere sociali e culturali discriminanti, che inevitabilmente il mondo di oggi ci pone come questioni giornaliere.
I bambini sono stimolati attraverso la pratica costante del cooperative-learning a dare il proprio contributo alla causa comune.
L’idea dell’abbattimento delle barriere attraverso la pratica strumentale si rifà all’esperienza venezuelana del cosiddetto “Progetto Abreu”: la proposta di José Antonio Abreu, sostenuta da vari musicisti internazionali come Claudio Abbado, che è stata adottata in modo sistematico dal governo venezuelano come mezzo di recupero di fasce giovanili disagiate.

Finalità

L’intento è quello di offrire ai giovani l’opportunità di vivere all’interno dell’ambiente scolastico un’esperienza musicale e culturale significativa e allo stesso tempo adeguata alle caratteristiche e alle esigenze espressive della fascia d’età coinvolta, soddisfacendone inoltre i bisogni di aggregazione sociale e relazionale attraverso il lavoro di gruppo. 

Pubblicato il 26 aprile 2017

  • Condividi questo articolo:
  • j
Torna su