Alito cattivo: i rimedi per un problema che colpisce un italiano su cinque
C’è un problema che colpisce moltissimi italiani, alcuni senza neanche saperlo: l’alitosi. L'alito cattivo può interessare sia gli uomini che le donne, di qualsiasi età, nonostante ci sia una maggiore tendenza mano a mano che si avanza con l'età. Si tratta di un problema che può causare un certo imbarazzo soprattutto in giovane età, provocando anche disagio a chi ne è colpito. In ogni caso, in genere si tratta di un fastidio dovuto per lo più a una cattiva - o scarsa - igiene orale ed è, proprio per questo, facilmente risolvibile. Ci sono alcuni casi più gravi, tuttavia, in cui l'alitosi deriva da altri fattori
C’è un problema che colpisce moltissimi italiani, alcuni senza neanche saperlo: l’alitosi. L'alito cattivo può interessare sia gli uomini che le donne, di qualsiasi età, nonostante ci sia una maggiore tendenza mano a mano che si avanza con l'età. Si tratta di un problema che può causare un certo imbarazzo soprattutto in giovane età, provocando anche disagio a chi ne è colpito. In ogni caso, in genere si tratta di un fastidio dovuto per lo più a una cattiva - o scarsa - igiene orale ed è, proprio per questo, facilmente risolvibile. Ci sono alcuni casi più gravi, tuttavia, in cui l'alitosi deriva da altri fattori.
Alitosi, le cause
L'alito cattivo colpirebbe la metà della popolazione e nel 90% dei casi dipende da una scarsa igiene orale. Tuttavia, la causa della problematica va individuata attentamente attraverso l'analisi e il vaglio dei possibili fattori scatenanti. A cominciare, quindi, dalla scarsa o cattiva igiene orale, dalla trascuratezza di controlli periodici dl dentista per valutare la salute della bocca. Nella maggior parte dei casi l'alitosi nasce in bocca, ad esempio per i rimasugli di cibo che causano placca e una cattiva salute dei denti. Tuttavia, se l'alito cattivo non viene causato dalla scorretta igiene orale, ci sono patologie a cui è legato, a cominciare da quelle respiratorie, fino a quelle digestive ma anche sistemiche, come il diabete o delle problematiche renali o del fegato.
A volte, anche l'alimentazione può rappresentare una causa di questo problema, come ad esempio l'assunzione di latticini, di alimenti particolarmente forti, tra cui l'aglio, la cipolla, il caffè. Anche l'alcol può favorire l'insorgere di alito cattivo, così come lo zucchero che crea l'habitat naturale alla proliferazione dei batteri. Ovviamente, anche il fumo rappresenta una causa molto importante quando si parla di alitosi. Molto dipende dalla durata del problema: se infatti si tratta di una comparsa sporadica del problema, in genere questo è associato a fattori specifici, magari dovuti al cibo o all'alcol o a un medicinale, se invece si tratta di un problema stabile nel tempo, occorrerà approfondire assieme al proprio medico.
Come curare l'alito cattivo
Se l'alitosi dipende da una cattiva igiene orale, basterà cambiare le proprie abitudini per risolvere efficacemente il problema. Dunque dei controlli periodici dal proprio dentista, una corretta pulizia dei denti più volte al giorno saranno una strategia vincente contro l'alito cattivo. Nel caso in cui però non riusciate ad individuare subito la causa, si possono usare dei prodotti in grado di agire direttamente sull'odore sgradevole, come ad esempio quelli di Giuliani, che sono rimedi immediati per l’alito cattivo.
Infatti non è sempre facile capire a quale delle causa sia dovuto l’alito cattivo: oltre alla normale pulizia dei denti, infatti, anche il filo interdentale è molto importante, così come spazzolare la lingua più volte alla settimana con un apposito spazzolino. Opportuno anche ridurre al minimo cibi pesanti che possano rendere difficile la digestione, evitare di bere alcol e di fumare. Da considerare, tuttavia, che a volte il cattivo odore è la spia di altre patologie, anche del cavo orale, come una gengivite o un'infezione della gola o del naso o problematiche anche più serie. Anche il reflusso esofageo può causare alito cattivo. Occhio anche allo stress, ridurre la tensione emotiva farà bene alla mente, ma anche all'alito.
Pubblicato il 8 novembre 2017