Casole d'Elsa, all'anfiteatro una dichiarazione d'amore... o d'orrore?

Bella sorpresa per gli abitanti di Casole d'Elsa che nei giorni scorsi, passeggiando dietro le mura dell'antico borgo medievale, hanno trovato l'anfiteatro imbrattato da una brutta scritta rossa. Bella si fa per dire, in senso ovviamente ironico, perché uno dei luoghi più magici di Casole, dal quale si vede una vista spettacolare e un tramonto meraviglioso, è stato rovinato

 
  • Condividi questo articolo:
  • j

Bella sorpresa per gli abitanti di Casole d'Elsa che nei giorni scorsi, passeggiando dietro le mura dell'antico borgo medievale, hanno trovato l'anfiteatro imbrattato da una brutta scritta rossa. Bella si fa per dire, in senso ovviamente ironico, perché uno dei luoghi più magici di Casole, dal quale si vede una vista spettacolare e un tramonto meraviglioso, è stato rovinato. Eppure, visto il contenuto del testo (le parole appartengono alla canzone di Raf "Come una favola"), l'autore (M o V? Lasciano intuire le iniziali scritte ai lati) voleva evidentemente fare una bella sorpresa alla persona amata. Un atto che seppur mosso dalle migliori intenzioni danneggia non di poco il luogo, da sempre teatro di eventi e concerti musicali, e che non può non essere classificato se non come atto di vandalismo.

Un atto che va condannato senza se e senza ma e che comporta gravi conseguenze. Secondo l'articolo 639 del Codice Penale infatti, l'imbrattamento commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati è punito con una pena di reclusione da uno a 6 mesi o con una multa da 300 a 1.000 euro. Se l'atto vandalico è commesso su cose di interesse storico o artistico, come in questo caso, la pena è dai 3 mesi a un anno di reclusione e della multa da 1.000 a 3mila euro.

Insomma, non era meglio scrivere una letterina vecchio stampo?

Alessandra Angioletti

Pubblicato il 11 maggio 2016

  • Condividi questo articolo:
  • j
Torna su