Chi era Pietro Burresi? Breve storia di uno dei personaggi più importanti della comunità poggibonsese (c'entra anche Garibaldi)

Che Pietro Burresi sia stato una figura importante per Poggibonsi non è una grossa scoperta. Ce lo dice il fatto che un ospedale aveva il suo nome, nome che tuttora viene conservato nell'Accabì-HospitalBurresi, la struttura multifunzionale che ne ha preso il posto. Ma chi era veramente?

 
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Che Pietro Burresi sia stato una figura importante per Poggibonsi non è una grossa scoperta. Ce lo dice il fatto che un ospedale aveva il suo nome, nome che tuttora viene conservato nell'Accabì-HospitalBurresi, la struttura multifunzionale che ne ha preso il posto. Ma chi era veramente?

Nacque il 28 marzo del 1822 a Poggibonsi, dove frequentò le scuole comunali. Poco più che ventenne, Pietro Burresi superò l'esame di ammissione dell'Università di Siena. Qui studiò in un primo momento filosofia e matematica, per laurearsi poi in medicina, materia nella quale si specializzò successivamente all'Università di Firenze. Spirito da sempre curioso e attento, studiò francese e tedesco per potersi mantenere costantemente aggiornato sulle attività di ricerca medica e scientifica.

Furono numerosi i successi professionali da lui ottenuti: professore della clinica medica dell'Università di Siena (1859), membro del Consiglio Superiore dell'Istruzione Pubblica (1876), direttore della clinica dell'Istituto di Studi Superiori Medici di Firenze (1878). Nel frattempo, però, Burresi era stato anche eletto più di una volta consigliere e presidente dell'Amministrazione Provinciale, e successivamente Rettore dell'Università di Siena.
Durante l'epidemia di colera del 1855, si dimostrò medico preparato e attivo che convinse ad aprire un lazzaretto e a predisporre un servizio assistenziale adeguato.

E Garibaldi? Cosa c'entra Pietro Burresi con Garibaldi? C'entra, perché come riportato nel libro di Mauro Minghi "Poggibonsi - I personaggi storici", «aderì agli ideali risorgimentali, partecipando, con la parola e con gli scritti, ai moti del 1848». Quando Garibaldi fuggì da Ravenna e si trovò a passare per la Toscana, infatti, fu aiutato dai repubblicani. Tra questi, il Burresi che, con carisma e capacità oratoria, convinse un giovane vetturale (Nicola Montereggi) ad accompagnare Giuseppe fino alle coste della Maremma.

Pietro Burresi venne colto da un'improvvisa pleuro-pneumonite che lo portò a morire il 4 ottobre 1883.

Pubblicato il 26 marzo 2015

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