Colle, M5S: «La scuola di via Volterrana è davvero a norma?»
I grillini tornano a farsi sentire in seguito alla lettera aperta inviata dal geometra Massimo Grisanti all'amministrazione di Colle di Val d'Elsa e ai responsabili delle pratiche edilizie. Secondo Grisanti i lavori in corso per la costruzione del plesso scolastico non sono a norma e pertanto sussistono fondate motivazioni per chiedere che venga ulteriormente presa in considerazione la sospensione del progetto
I Movimento 5 Stelle colligiano si era già manifestato più volte contrario al progetto della nuova scuola in via Volterrana, in Colle Alta (leggi in proposito M5Stelle di Colle sulla scuola in via Volterrana). I grillini tornano a farsi sentire in seguito alla lettera aperta inviata dal geometra Massimo Grisanti all'amministrazione di Colle di Val d'Elsa e ai responsabili delle pratiche edilizie. Secondo Grisanti i lavori in corso per la costruzione del plesso scolastico non sono a norma e pertanto sussistono fondate motivazioni per chiedere che venga ulteriormente presa in considerazione la sospensione del progetto.
Nella lettera si legge: «Le mura storico monumentali della città di Colle di Val d’Elsa – decantate anche da Oliviero Toscani nella recente trasmissione radiofonica trasmessa da Radio Radicale in data 11/9/2016 in occasione della querelle relativa alla costruzione di un complesso per servizi religiosi ed altro nel quartiere cittadino de L’Agrestone – sono vincolate ai sensi della legge n. 1497/1939 (oggi d.lgs. 42/2004) per effetto del decreto ministeriale 4/2/1966 (codice vincolo ministeriale 90525).
Per la precisione, in ossequio alla giurisprudenza costituzionale ed amministrativa, gli obblighi ex art. 7 legge 1497/1939 sono decorsi da quando la proposta di vincolo adottata dalla Commissione provinciale nella seduta del 7/11/1963 è stata pubblicata all’Albo Pretorio comunale (data sconosciuta grazie alla cialtroneria dei funzionari del Mibact che quando hanno operato la ricognizione dei vincoli al fine di elaborare il piano paesaggistico per la Regione Toscana hanno omesso di indicare l’essenziale data per l’effettiva protezione del paesaggio – una cialtroneria che potrebbe trasmutare nel reato di tentativo di occultamento di interventi realizzati in dispregio delle disposizioni di tutela qualora i funzionari del Mibact sapessero dell’esistenza, entro l’area vincolata, di interventi realizzati in assenza di autorizzazione ministeriale tra la data di pubblicazione della proposta di vincolo all’albo pretorio e la data di pubblicazione del decreto ministeriale confermativo sulla Gazzetta Ufficiale).
La motivazione vincolistica risiede testualmente nel fatto “… che la zona predetta ha notevole interesse pubblico perché, per la sua posizione sul dorsale della collina, per il suo inconfondibile profilo turrito, per la bellezza delle antiche strade che determinano valori ambientali veramente eccezionali, costituisce uno dei luoghi più famosi della provincia di Siena, presentando una mirabile fusione della natura con l’opera dell’uomo stratificata da secoli ed offrendo inoltre punti di vista e belvedere accessibili al pubblico dai quali si gode lo spettacolo delle sopracitate bellezze nonché dell’ampio panorama della campagna e delle colline circostanti; che alla salvaguardia dell’antico centro è strettamente connessa quella della parte bassa lungo la valle del fiume Elsa che presenta anch’essa rilevanti caratteri di valore ambientale e quadro naturale; e che il tutto infine forma un complesso panoramico di singolare bellezza godibile da numerosi punti di vista ed in particolare dal percorso della strada Siena – Volterra; …”.
[...]
Ne sovviene che l’opera in corso di esecuzione deve ritenersi, a mio avviso, radicalmente abusiva».
Il testo integrale al link: http://bit.ly/2dd8vTv
Pubblicato il 26 settembre 2016