Empoli, atto intimidatorio al sindaco Barnini: «Ti ammazziamo»

Lo racconta la prima cittadina stessa sui social, commentando: «La nuova destra fascista, il populismo xenofobo, le forze politiche che seminano odio e rancore. Dietro al gesto di un soggetto che ha pensato di mandarmi questo messaggio c'è tutto questo. Non è solo una questione di responsabilità individuale, non si dica che è solo un matto. C'è un sistema che incoraggia e sostiene queste idee e cerca di trarne consenso elettorale. Non è accettabile!»

 
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"Serva di Mugnaini Multicoins e corrotta preferisci negri ai tuoi cittadini. Ti ammazziamo". E' questo quello che Brenda Barnini, il sindaco del Comune di Empoli, si è vista recapitare ieri, con tanto di due proiettili. La pagina non è stata scelta a caso, ma è quella di un articolo uscito su Il Tirreno, con la notizia del conferimento della Medaglia d'Oro al Merito Civile alla città empolese da parte del Ministro Minniti. Come se non bastasse, ci è stata aggiunta una svastica. Lo racconta la prima cittadina stessa sui social, commentando: «La nuova destra fascista, il populismo xenofobo, le forze politiche che seminano odio e rancore. Dietro al gesto di un soggetto che ha pensato di mandarmi questo messaggio c'è tutto questo. Non è solo una questione di responsabilità individuale, non si dica che è solo un matto. C'è un sistema che incoraggia e sostiene queste idee e cerca di trarne consenso elettorale. Non è accettabile! Infine sull'accusa che mi viene mossa nel messaggio. In questi anni di mandato amministrativo non ho mai concesso udienza né in pubblico né in privato al Signor Mugnaini. Empoli è capitale morale dell'antifascismo e da ieri anche medaglia d'oro al merito civile per il contributo dato nella Resistenza e nella guerra di Liberazione. Non mi fate paura perché la mia città è più forte della vostra ignoranza».

Non tardano ad arrivare messaggi di solidarietà e di approvazione dalle autorità e dalle istituzioni del territorio. Il sindaco di Montaione Paolo Pomponi scrive: «Brenda la mia, e dei nostri colleghi Sindaci dell'Unione, solidarietà è scontata. La "minaccia" pervenuta a te è una "minaccia" rivolta anche a tutti noi che con te condividiamo i valori per i quali mercoledì la città di Empoli ha ricevuto un giusto e meritato riconoscimento. Un abbraccio».

Matteo Mazzoni, Direttore dell'Istituto storico della Resistenza in Toscana, Coordinatore del Portale ToscanaNovecento e vicepresidente dell'Istituto Gramsci Toscano, dichiara: «Massima solidarietà a Brenda Barnini Sindaco di Empoli di fronte di questo gesto aberrante e gravissimo. Serve l'immediata reazione di tutte le forze politiche, sociali, culturali democratiche e costituzionali. Vieni attaccata te e con te un Comune modello per la formazione e l'impegno nella cultura e nella difesa dei valori civili, il Comune "capitale morale" dell'antifascismo. Io sono con Brenda, io sono con Empoli, io sono con i valori democratici e la Costituzione!».

Il sindaco di Certaldo Giacomo Cucini dice: «Esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza per questo gesto vergognoso e gravissimo fatto alla sindaca di Empoli Brenda Barnini. Oggi, è sempre più importante avere memoria e contrastare i rigurgiti fascisti e nazisti. La nostra d' una Repubblica Democratica».

«Empoli - ha sottolineato il presidente della Regione Enrico Rossi - è una città forte che durante il fascismo e l'occupazione nazista ha dato un contributo notevolissimo alla Resistenza e alla lotta di Liberazione. La Medaglia d'Oro al Merito Civile è lì a testimoniarlo. Chi in questi anni ha saputo solo soffiare sul fuoco delle paure usando parole d'odio, è bene che si faccia un serio esame di coscienza, perché questi sono i risultati. Noi continueremo a combattere sul piano politico e sul piano culturale per respingere queste ignobili minacce alla democrazia».

Il primo cittadino di Castelfiorentino Alessio Falorni aggiunge: «Castello è vicina ad Empoli e al suo Sindaco per le vergognose minacce ricevute. Non passeranno».

Frasi di appoggio anche dall'Assessore alla cultura del Comune di Poggibonsi Nicola Berti, dai consiglieri regionali Pd Toscana, dal segretario regionale Dario Parrini.

Già lo scorso luglio qualcuno ebbe la "grande idea" di lasciarsi andare a qualcosa di simile, sebbene non contenesse delle minacce dirette. Venne infatti disegnata una svastica sul monumento della ex Vetreria Taddei di Empoli, la ciminiera che ricorda i 55 deportati empolesi nei campi di sterminio e di concentramento nazi-fascisti. Anche in quella circostanza la risposta dell'Empolese Valdelsa fu forte e chiara.

Il Comune di Empoli, come altri in Val d'Elsa (Vinci, Barberino, Castelfiorentino, Colle) si appresta a discutere la cosiddetta "mozione sull'antifascismo" che vieta la "concessione degli spazi pubblici e dei locali di cui dispone il Comune in favore di organizzazioni che si ispirino a ideologie di stampo nazifascista, in ottemperanza ai valori fondanti della Costituzione della Repubblica Italiana”. Avrebbe dovuto essere discussa durante il consiglio comunale del 15 dicembre 2017, ma è stata rimandata ai prossimi.

Pubblicato il 19 gennaio 2018

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