Empoli ricorda i deportati dell’8 marzo 1944

La Città di Empoli ricorda le deportazioni dell’8 marzo 1944, sono trascorsi settantadue anni dalla tragica giornata in cui cinquantacinque cittadini empolesi furono deportati nei campi di sterminio nazisti. Quest’anno, oltre alla tradizionale commemorazione di fronte al monumento della ex Vetreria Taddei, in cui lavoravano ventisei di loro, è stata organizzata un’altra manifestazione

 
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Nel settantaduesimo anniversario della deportazione nei campi di sterminio nazisti saranno intitolati a Ponte a Elsa quattro ‘Giardini della memoria’ ad altrettanti cittadini, residenti nella frazione, che furono relegati nei lager tedeschi ed austriaci nel corso del secondo conflitto mondiale e vi morirono.

Giardini dal significato indelebile, che permetteranno a tutti i cittadini di ricordare la storia della città e dei suoi abitanti. Un monito non solo per il presente, ma anche per il futuro. Un’iniziativa realizzata grazie a Comune di Empoli, a Regione Toscana e ANED (associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) – Sezione di Empoli.

I quattro cittadini deportati – Nei quattro giardini della frazione di Ponte a Elsa, quello di via Medaglie d’Oro alla Resistenza, quello di via Salvo D’Acquisto, quello all’incrocio fra via Osteria Bianca, viale della Concordia e via Pietro Gobetti e quello di via Caduti di Cefalonia, dove sono stati installati cippi e lapidi al fine di ricordare loro e la loro storia.

Dino Selmi, a cui è intitolato il Giardino di via Medaglie d’Oro alla Resistenza, nato a San Miniato il 17 luglio del 1912, residente a Ponte a Elsa, fu deportato l’8 marzo del ’44 a Mauthausen, dove morì il 21 aprile del 1945.

A Primo Poli è stato dedicato il Giardino di via Caduti di Cefalonia, nato a Empoli il 16 aprile 1895, residente a Ponte a Elsa, fu deportato l’8 marzo del 1944 in Germania, dove morì il 14 gennaio 1945.

A Pietro Pasqualetti il Giardino di via Osteria Bianca, viale della concordia e via Pietro Gobetti, nato a Empoli il 21 luglio 1891 residente a Brusciana, fu imprigionato ingiustamente per diciotto mesi essendo ritenuto uno dei partecipanti all’assalto dei cinquanta marinai nel marzo 1921. Rilasciato e ritenuto sovversivo, non aderì al Partito Nazionale Fascista e fu deportato l’8 marzo del ’44 in Germania, dove morì il 23 aprile 1945.

Quindi a Giulio Niccolai il Giardino di via Salvo D’Acquisto, nato a Empoli il 25 novembre 1893, residente prima a Bastia e, in seguito, a Ponte a Elsa, fu deportato l’8 marzo del ’44 a Mauthausen, dove perse la vita l’11 giugno del 1944.

ProgrammaLunedì 7 marzo 2016 il ritrovo sarà alle 10.30 nel Giardino di via Medaglie d’Oro alla Resistenza nella frazione di Ponte a Elsa, Empoli.

Un corteo attraverserà i quattro giardini, mentre interverranno alle celebrazioni Brenda Barnini, sindaco del Comune di Empoli, e Eugenio Giani, presidente del Consiglio Regionale della Toscana.

Martedì 8 marzo 2016 nella Chiesa della Madonna del Pozzo, in piazza della Vittoria, a Empoli, sarà celebrata alle 8.30 la Santa Messa in ricordo dei caduti. A seguire, presso l’ex vetreria Taddei, Largo 8 marzo ’44, verrà deposta la corona al monumento commemorativo.

Pubblicato il 2 marzo 2016

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