Festa medievale a Barberino, la storia rivive nelle ''Memoriae et Historiae'' di Semifonte. Sabato 28 e domenica 29 maggio
Le pietre cantano si sa ma in nome della storia possono anche danzare, sfilare, sfidarsi, esprimersi in tutta la loro stratificata saggezza. Per amore del passato. Testimoni e tracce della memoria come sfere di cristallo da interrogare per conoscere dettagli e verità del tempo che fu. Anche quest'anno le pietre di Barberino riveleranno la loro storia
Le pietre cantano si sa... ma in nome della storia possono anche danzare, sfilare, sfidarsi, giocare, esprimersi in tutta la loro stratificata saggezza. Per amore del passato. Testimoni e tracce della memoria come sfere di cristallo da interrogare per conoscere dettagli e verità del tempo che fu. Anche quest'anno, a chi gliela domanderà, le pietre di Barberino riveleranno la loro storia: dai resti dell'antica città di Semifonte (in località Petrognano), assediata e rasa al suolo dall'assedio delle truppe fiorentine avvenuto nel tredicesimo secolo, alla costruzione del borgo di Barberino Val d'Elsa, che porta in sé e fa riemergere le vicende di Semifonte e la sua identità, mai scalfita dallo scorrere del tempo. L'occasione che da tre edizioni, con un coinvolgimento sempre più ampio da parte della comunità, si propone di ripercorrere questo antico legame è "Memoriae et Historiae de Semifonte - Barberino medievale", la festa che tra sabato 28 e domenica 29 maggio dalle ore 17 alle ore 24 darà vita a uno degli appuntamenti chiantigiani più attesi con il quale cittadini e turisti potranno davvero compiere un tuffo nel passato e tornare indietro nel tempo, tra i vicoli, i palazzi, le corti, le mura, le piazze, la chiesa del borgo medievale di Barberino Val d'Elsa.
Promossa dall'Unione dei Comuni di Barberino Val d'Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, con il patrocinio della Provincia di Firenze e in collaborazione con l'Associazione Happy Days onlus e Teatro di gomma, la manifestazione si svolgerà nel pieno spirito dell'epoca con gli artisti e i teatranti di strada, i musici e gli stornellatori, i danzatori e gli acrobati del fuoco, i figuranti che daranno corpo a uno scenografico corteo, i commercianti e gli artigiani che esibiranno i loro mestieri. Tutto sarà volto a ricreare le atmosfere medievali: sul fronte enogastronomico un'osteria all'aperto, collocata in via Vittorio Veneto, sarà affiancata da cene a tema nei locali adiacenti alla chiesa di San Bartolomeo. Numerosi i gruppi che daranno spazio ai contenuti artistici: "Il Gregge Titiro" farà riecheggiare la musica dei trovadori, la "Nouvelle Lune" giocherà sui trampoli e con il fuoco, "gli sbandieratori del Palio Timone" faranno volteggiare in alto i loro drappi, il "Teatro di Gomma" divertirà con interventi di giocoleria dedicati ai bambini e spettacoli in piazza, il "Duo Spiral Fire" ammalierà il pubblico con la danza di due giovani artiste intorno all'elemento fuoco, la "Compagnia Nuvole in Viaggio" si esibirà nel nome di Boccaccio con lo spettacolo tratto dal Decamerone "Nove novelle Nove" di Paolo Ciotti e infine "Laetus Dies" propone l'incanto di un gruppo di piccole danzatrici (dai 4 ai 6 anni) guidate dai canti e dalle musiche medievali".
"La manifestazione nacque tre anni fa - dichiara il sindaco di Barberino Val d'Elsa Maurizio Semplici - per rispondere alle istanze dei cittadini di Barberino che invitavano il Comune a rivitalizzare il capoluogo con una iniziativa che mettesse in primo piano le origini e il prestigio storico-culturale del territorio. L'amministrazione comunale ci ha messo del suo, sostenendo in termini economici e organizzativi, ma molto deve anche alle associazioni e ai numerosi cittadini che anche quest'anno si sono impegnati attivamente nell'organizzazione di un'iniziativa che in modo originale mira a ricostruire i ritmi, le atmosfere, la quotidianità della vita dell'epoca medievale".
"Se il successo della festa è cresciuto negli anni - commenta l'assessore alla Cultura dell'Unione comunale del Chianti fiorentino Giacomo Cencetti - è grazie alla collaborazione della cittadinanza. Ognuno ha offerto il proprio contributo mettendo a disposizione quello che ha: fondi, attività, capacità artigianali, prodotti: la nostra festa medievale è prima di tutto un'occasione corale che vede protagonisti i cittadini quali organizzatori e promotori di una due giorni incentrata sulla conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico-culturale di Barberino. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno l'hanno resa possibile".
Un intero paese coinvolto nell'organizzazione della festa che dal pomeriggio allo scoccar della mezzanotte farà susseguire senza un ordine preciso, come avveniva un tempo nelle piazze per le vie dei borghi medievali, gli interventi degli artisti, le animazioni dei partecipanti, grandi e piccini, affidando alla spontaneità e alla vitalità dei protagonisti il fluire della kermesse. "Ciò che connota questa edizione - dichiara una delle organizzatrici Anna Brancaccio - è la partecipazione massiccia dei giovani che, a vario titolo, si sono impegnati nella realizzazione dell'iniziativa, vorrei segnalare alcuni ragazzi diversamente abili, che si esibiranno in attività ricreative all'interno della Corte Pasolini e due gruppi di giovani di età compresa tra i 14 ai 20 anni di Vico e Barberino che proporranno cene medievali e giochi per bambini e adulti in quella che abbiamo chiamato la corte ludica posizionata in via Francesco da Barberino. Inoltre mi preme rilevare che la festa continua a mantenere una vocazione di carattere sociale, essendo nata come sviluppo della cena di solidarietà che per sei anni abbiamo organizzato a Sant'Appiano a sostegno di progetti di cooperazione tra cui quello relativo allo Zambia che nel pomeriggio di oggi, venerdì 20, presenteremo nell'ambito della manifestazione fiorentina "Terra Futura". All'iniziativa prenderanno parte anche le associazioni Babilonia di Cerbaia e Circolo Semifonte di Barberino Val d'Elsa con le quali Happy Days porta avanti i progetti di supporto allo studio e alla formazione di alcune comunità dello Zambia.
Ad arricchire l'iniziativa l'evento espositivo "I giovani e la battaglia", una mostra di pittura a cura di Sandra Stanghellini che sarà ospitata presso la sala Ugo Capocchini fino al 15 giugno ed è promossa dall'Unione comunale in collaborazione con Fondazione Giuliano Ghelli. L'evento nasce da un'idea della Battaglia di Campaldino elaborata da Sandra Stanghellini, che all'interno della Fondazione si occupa del lavoro di giovani artisti.
Pubblicato il 23 maggio 2011