Insieme Poggibonsi: «Bussagli compra le telecamere per i cassonetti ma non per la sicurezza in città»

Clemente: «Telecamere mobili per sorvegliare i cassonetti e pizzicare le persone incivili che abbandonano rifiuti fuori dai luoghi preposti. Problema che ha una sua dignità, ma che risulta secondario rispetto alla sicurezza della città e dei cittadini. Abbiamo le telecamere che non funzionano e Bussagli pensa alle telecamere per la spazzatura»

 
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La lista civica "Insieme Poggibonsi" parla di sicurezza e di quelle che sono le priorità dell'Amministrazione secondo loro. «Le telecamere in città servono a garantire la sicurezza e scoraggiare i ladri e teppisti dal rubare o imbrattare i muri - afferma Riccardo Celemente -. A Poggibonsi quelle poche esistenti, non sono funzionanti e devono essere riparate. Con delibera di Giunta n.337 del 24/11/2015 il sindaco Bussagli ha approvato il progetto di acquisto di tre telecamere (3.300 euro + iva cad) per risolvere il problema dell'abbandono dei rifiuti. Costo del progetto: 12.000 euro su cui chiederanno i contributi all'Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani ATO Toscana Sud».

«Telecamere mobili per sorvegliare i cassonetti e pizzicare le persone incivili che abbandonano rifiuti fuori dai luoghi preposti - si legge nella nota -. Problema che ha una sua dignità, ma che risulta secondario rispetto alla sicurezza della città e dei cittadini. Abbiamo le telecamere che non funzionano e Bussagli pensa alle telecamere per la spazzatura».

«Per noi - continua "Insieme Poggibonsi" - la priorità è invece la lotta ai malviventi e ai teppisti che imbrattano i muri e le strade. Un fenomeno in crescita come si può vedere girando la città e segnalato da noi ultimamente nel caso del parcheggio del Vallone, in preda a balordi che ne hanno imbrattato i muri e rotto i vetri. Invitiamo quindi il sindaco a invertire le sue priorità: prima la sicurezza e poi l'immondizia».

«Ci auguriamo che le telecamere mobili, possano essere utilizzate in città per la videosorveglianza delle zone più a rischio, come la Stazione e il Vallone, contribuendo a rendere un po' più sicura la vita di tutti - conclude Clemente -, poi si potrà occupare di chi lascia i sacchetti della spazzatura fuori i luoghi preposti».

Pubblicato il 27 novembre 2015

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