Interventi del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno a Casole d'Elsa e Colle

«Manutenzioni ordinarie, tagli selettivi e interventi straordinari in accordo con il Genio Civile sono il giusto mix per la difesa del suolo in Toscana – spiega il Presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Marco Bottino –. Specie nelle zone collinari come l’Alta Valdelsa e il Chianti senese dove è fondamentale diradare, ringiovanire e riqualificare l’abbondante vegetazione ripariale spontanea sui declivi e favorire il deflusso nelle zone più pianeggianti»

 
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Inizio marzo piuttosto piovoso su tutta la Toscana, forse in misura minore nel senese dove, in alta Valdelsa, opera anche il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno che proprio nei giorni scorsi ha completato una serie di interventi di pulizia di manufatti e corsi d’acqua minori in modo da risolvere situazioni di criticità localizzate. Le lavorazioni, oltre a migliorare i deflussi in condizioni piuttosto delicate da un punto di vista idraulico, sono preliminari ad una sistemazione più organica del reticolo idrografico della zona e in particolare del comune di Casole d’Elsa. Ne sono esempio i lavori di sfalcio e di ricavatura dei fossi minori affluenti del Borro di Fontelata con l’obiettivo di far defluire meglio le acque dalla zona artigianale verso valle.

Sarà sempre il Consorzio poi, su autorizzazione del Genio Civile, ad intervenire più organicamente sui fossi e torrenti in comune di Casole e ad avviare contestualmente un taglio selettivo nel comune di Colle Val d’Elsa: operazioni che sicuramente serviranno a ridurre sensibilmente i rischi di ristagni ed allagamenti della zona.

«Manutenzioni ordinarie, tagli selettivi e interventi straordinari in accordo con il Genio Civile sono il giusto mix per la difesa del suolo in Toscana – spiega il Presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Marco Bottino –. Specie nelle zone collinari come l’Alta Valdelsa e il Chianti senese dove è fondamentale diradare, ringiovanire e riqualificare l’abbondante vegetazione ripariale spontanea sui declivi e favorire il deflusso nelle zone più pianeggianti, dove si concentrano spesso piccole e medie zone artigianali con produzioni anche di grande valore».

Pubblicato il 7 marzo 2017

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