La famiglia non è sola, ne parlano gli esperti a Poggibonsi

L’iniziativa, in cui si confronteranno esperienze ed interventi integrati tra pubblico, privato, istituzioni giuridiche ed educative, è promossa dal Centro Co.Me.Te Valdelsa, in collaborazione con la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, la USL 7 di Siena, il patrocinio del Comune di Poggibonsi e della Società della Salute Alta Valdelsa. Coordinerà i lavori Carlotta Di Girolamo, Presidente del Centro Co.Me.Te. Firenze e vedrà la partecipazione di esperti della mediazione familiare, psicologi, pediatri, avvocati ed educatori

 
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La famiglia è il motore delle relazioni. Lo sanno bene gli organizzatori del convegno SOS famiglia: chi risponde se non ce la fa, in programma venerdì 16 ottobre a partire dalle 14.30 presso la Sala Quadri del Comune di Poggibonsi.

L’iniziativa, in cui si confronteranno esperienze ed interventi integrati tra pubblico, privato, istituzioni giuridiche ed educative, è promossa dal Centro Co.Me.Te Valdelsa, in collaborazione con la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, la USL 7 di Siena, il patrocinio del Comune di Poggibonsi e della Società della Salute Alta Valdelsa. Coordinerà i lavori Carlotta Di Girolamo, Presidente del Centro Co.Me.Te. Firenze e vedrà la partecipazione di esperti della mediazione familiare, psicologi, pediatri, avvocati ed educatori.

Apriranno il convegno Luca Vigni, Direttore Società della Salute Alta Valdelsa; Fulvio Corrieri, dell’Ordine degli Psicologi della Toscana; Francesca Nencioni, Direttore Area Servizi Territoriali della FTSA; Roberto Monaco, Presidente dell’Ordine Medici Toscana. A seguire l’intervento sul servizio di mediazione familiare di Giancarlo Francini, Presidente nazionale dell’Associazione Co.Me.Te.

Tra gli interventi previsti quello di Andrea Dilillo, Direttore Generale FTSA sul valore dell’educativa di strada rivolta agli adolescenti del territorio. «I ragazzi - afferma Dilillo - rappresentano il nostro futuro, ecco perché da quest’anno la nostra fondazione ha avviato un progetto specifico sull’educativa di strada. Lavoreremo per stimolare nella generazione giovanile della Valdelsa la formazione di una coscienza civica, di un nuovo senso di appartenenza. Il nostro obiettivo è offrire l’opportunità ai ragazzi di vivere in prima persona le Istituzioni e di partecipare come cittadini attivi allo sviluppo della società».

Il convegno sarà però anche l’occasione per parlare delle situazioni familiari di estrema fragilità in cui il ruolo dei servizi sociali e sanitari risulta fondamentale. Ad illustrare il tema sarà Monica Fantechi, della Psicologia Usl 7 di Siena.

Al centro dell’iniziativa, sarà infine il racconto, affidato a Cecilia Bianchi del Centro Co.Me.Te Valdelsa, di esperienze di collaborazione tra pubblico e privato nella valutazione delle competenze genitoriali. Sono, infatti, attive già da qualche anno integrazioni tra il Centro, che si occupa privatamente di consulenza, mediazione e terapia, la USL 7 e la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, a fronte delle richieste del Tribunale per le inchieste socio-familiari e, dal 2015, anche per la mediazione familiare. 

Pubblicato il 13 ottobre 2015

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