Moria di pesci sull'Elsa: si attivano i sindaci di Barberino, Poggibonsi, Certaldo, Castelfiorentino, Gambassi e San Gimignano

«L'Istituto Zooprofilattico sta facendo anche le analisi sulle carcasse dei pesci. Siamo in attesa dell'esito delle analisi e delle valutazioni che gli organi scientifici e di polizia giudiziaria faranno in ordine alla natura del fenomeno e di eventuali responsabilità. I Comuni dell'Elsa, seguiranno tutta la vicenda con grande attenzione auspicando che sia fatta la massima chiarezza sull'episodio e siano accertate tutte le responsabilità eventuali del caso»

 
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Ieri i valdelsani hanno avuto decisamente un brutto risveglio. Cavedani, barbi e altre specie animali morte nel fiume Elsa, dopo un fine settimana sicuramente piovoso ma che sembra impossibile possa aver provocato un danno così grande. Le cause sono ancora da chiarire, ma molti sospettano l’illecito sversamento di sostanze chimiche, come abbiamo riportato nell'articolo di mercoledì 7 giugno (Leggi: Moria di pesci nell’Elsa, avvistamenti a Certaldo e Ulignano). 

I sindaci dei Comuni di Castelfiorentino, San Gimignano, Barberino Val d'Elsa, Poggibonsi, Certaldo e Gambassi Terme hanno rilasciato il seguente comunicato: «Le territorialmente competenti Amministrazioni Comunali interessate dal corso del fiume Elsa, appena informate della morìa di pesci manifestatasi nella tarda serata del 6 Giugno, si sono immediatamente attivate seguendo il protocollo operativo elaborato da Arpat per questo tipo di casi, interessando la Polizia Provinciale e gli stessi tecnici di Arpat. Sin dalla tarda serata del 6 e nella giornata di ieri sono stati fatti sopralluoghi e prelievi. Tra le altre l'Istituto Zooprofilattico sta facendo anche le analisi sulle carcasse dei pesci. Siamo in attesa dell'esito delle analisi e delle valutazioni che gli organi scientifici e di polizia giudiziaria faranno in ordine alla natura del fenomeno e di eventuali responsabilità. I Comuni dell'Elsa, seguiranno tutta la vicenda con grande attenzione auspicando che sia fatta la massima chiarezza sull'episodio e siano accertate tutte le responsabilità eventuali del caso».

Pubblicato il 8 giugno 2017

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