Omaggio a Gabriele Borghini, San Gimignano ricorda il concittadino e ex soprintendente

Il programma della giornata prevede alle ore 16 in Sala Tamagni di via San Giovanni l’incontro con i saluti istituzionali di Anna di Bene, soprintendente SABAP Siena Grosseto Arezzo e di Giacomo Bassi, sindaco di San Gimignano. Nel corso del pomeriggio Rossana Castrovinci presenta il libro “Vincenzo Tamagni da San Gimignano. Discepolo di Raffaello” realizzato con il contributo dell’amministrazione comunale. Modera l’incontro Gianna Tinacci della Soprintendenza di Siena Grosseto Arezzo

 
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Un libro e una mostra per ricordare uno dei personaggi più rappresentativi per la città di San Gimignano degli ultimi anni: l’ex sovrintendente Gabriele Borghini. La città turrita dedicherà a Borghini, scomparso nel luglio 2013, un’intera giornata oggi, sabato 9 dicembre, nell’ambito del variegato cartellone di eventi di “Accade d’inverno – L’altra stagione di San Gimignano” in programma fino al 25 febbraio per vivere e godere la città nei mesi invernali.

Il programma della giornata prevede alle ore 16 in Sala Tamagni di via San Giovanni l’incontro con i saluti istituzionali di Anna di Bene, soprintendente SABAP Siena Grosseto Arezzo e di Giacomo Bassi, sindaco di San Gimignano. Nel corso del pomeriggio Rossana Castrovinci presenta il libro “Vincenzo Tamagni da San Gimignano. Discepolo di Raffaello” realizzato con il contributo dell’amministrazione comunale. Modera l’incontro Gianna Tinacci della Soprintendenza di Siena Grosseto Arezzo.

La mostra 

A seguire alle ore 18 al Teatro dei Leggieri ci sarà l’inaugurazione della mostra “Lo Chat Noir e i teatri d’ombre a Parigi” a cura di Cesare Nissirio (ingresso libero).  Lo Chat noir, mitico locale creato da Rodolphe Salis nel 1881 a Montmartre, fu un cabaret frequentato dalla crema della cultura parigina del tempo, da Eric Satie, che peraltro suonava nel celebre locale, a Claude Debussy a Emile Zola, a Sarah Bernhardt. Il celebre cabaret, fu animato da Salis, da Aristide Bruant, dal gruppo degli Hydropates, poeti all’epoca semisconosciuti, da musicisti e chansonniers. Nel locale, siamo nella stagione del pre-cinema, venivano presentate proiezioni di ombre cinesi rivisitate da alcuni artisti francesi fra cui Henri Rivière, Caran d’Ache, Louis Morin. La mostra, a cura di Cesare Nissirio in collaborazione con Maria Grazia Massafra, è concepita prevalentemente con materiale cartaceo d’epoca di proprietà del Museo Parigino a Roma e raccoglie manifesti provenienti dalla collezione Salis, lanterne magiche, lastre, foto, libri, riviste, litografie, cartoline illustrate e persino piatti decorati. La mostra sarà accompagnata da un intrattenimento musicale con un ricordo di Alberto Cornice: il concerto di canzoni francesi sarà eseguito dall’Ensemble Paris qui Chante , un trio formato da Paolo Rozzi alla fisarmonica, Giovanni Truncellito al pianoforte e lo stesso Cesare Nissirio, in veste di Cansonnier, che sarà interprete delle più belle canzoni francesi tanto amate da Gabriele Borghini. Anche l’accademia dei leggieri per l’occasione eseguirà alcune arie singolari molto amate da borghini interpretate da Costanza Redini con l’accompagnamento al pianoforte di Piero Lauria.

Gabriele Borghini 

Dal maggio 2008 e fino al 2010 ha ricoperto il ruolo di Soprintendente per i Beni Storici Artistici e Demoantropologici per le province di Siena e Grosseto e dall’11 marzo al 27 luglio 2009 quello di Soprintendente ad interim della Liguria. Negli Anni Settanta dopo la laurea ha frequentato la scuola di perfezionamento in Storia dell’Arte all’università ‘La Sapienza’ con Cesare Brandi del quale è diventato un allievo. Entrato nel 1976 nell’allora Ministero per i Beni Culturali e Ambientali ha ricevuto la prima nomina come Ispettore direttivo presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Siena. Nel 1978 fu trasferito a Roma come Direttore presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici e dal 1981 ha operato presso l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione come Direttore del Servizio Pubblicazioni. Nel 1997 ha ideato, realizzato e diretto il Museo/Archivio di Fotografia Storica dell’ICCD, secondo un progetto di aggiornamento tecnologico, strutturale e funzionale, provvedendo contemporaneamente a far restaurare e catalogare il patrimonio fotografico di grande importanza ivi raccolto. A San Gimignano fondamentale fu il suo ruolo nella promozione di progetti di recupero del Santa Fina e dell’ex carcere. Nel 2010 la città di San Gimignano gli ha conferito una targa di onorificienza.  

Pubblicato il 9 dicembre 2017

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