Orari ridotti alla Biblioteca di Colle? Una lettera aperta: «Insopprimibile avversione da parte dell’Amministrazione»

«E’ tempo di crisi, nessuno lo nega. Un’oculata gestione delle risorse è doverosa, non si discute. Si può agire comunque con lungimiranza o miopia. Un esempio su tutti: il servizio bibliotecario nei comuni di Poggibonsi e Colle di Val d'Elsa. Mentre Poggibonsi ha ampliato l’offerta, affidando la gestione a una cooperativa con 4 addetti, garantendo l'apertura dal lunedì al sabato e offrendo iniziative di vario genere, l’amministrazione colligiana la riduce»

 
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La Biblioteca comunale M. Braccagni di Colle di Val d’Elsa è una delle più importanti della provincia di Siena. Vanta, stando a quanto riportato sul sito della Rete Documentaria Senese, più di 55mila volumi moderni e circa 5mila volumi antichi. Contiene al suo interno numerosi archivi, tra cui l’importantissimo archivio postunitario del Comune e quelli della Vulcania, dell’Ospedale San Lorenzo, della Vetreria Boschi, realtà che hanno fatto la storia di questo territorio e di questa comunità. La biblioteca è inoltre crocevia di idee, di spunti di riflessione, spesso di confronti, porto di mare in cui passano tutti e sede di numerose iniziative culturali, nonché di associazioni locali.

E’ un posto, insomma, in cui chiunque può sentirsi a casa.

Le voci che girano circa la riduzione dell’orario di apertura gettano dunque nello sconforto molti dei suoi utenti, che si vedono privati di uno dei servizi a cui tengono di più. Come ha scritto Marguerite Yourcenar, “Fondare biblioteche è un po' come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l'inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire”.

Proprio per questo abbiamo ricevuto in redazione una lettera aperta anonima che pubblichiamo di seguito integralmente.

«E’ tempo di crisi, nessuno lo nega. Un’oculata gestione delle risorse è doverosa, non si discute. Si può agire comunque con lungimiranza o miopia. Un esempio su tutti: il servizio bibliotecario nei comuni di Poggibonsi e Colle di Val d'Elsa. Mentre Poggibonsi ha ampliato l’offerta, affidando la gestione a una cooperativa con 4 addetti, garantendo l'apertura dal lunedì al sabato e offrendo iniziative di vario genere, l’amministrazione colligiana la riduce.
Da anni la biblioteca di Colle si regge sulla buona volontà e la passione del personale: due dipendenti, lavoratori socialmente utili e volontari. La programmazione è quasi impossibile: i volontari sono volontari, gli LSU non sono più previsti per legge, e adesso “l’imprevedibile” pensionamento di una dipendente.
La soluzione, dopo una forte riduzione delle spese di manutenzione e acquisto libri, è chiudere al pubblico il lunedì e il sabato mattina. Prospettive di sostituzioni, miglioramenti, ricerca di nuovi spazi (Colle, in provincia, è la 2^ per numero di utenti dopo Siena), neppure l’ombra. Si fa strada il sospetto che: spente le telecamere su “donazioni evento”, “ottimo il buffet”, “io c’ero”, ciò che resiste nei riguardi di un luogo di quotidiano studio e aggregazione, sia solo una ostinata e insopprimibile avversione. Ed è tutto molto triste. Per i colligiani ovviamente».

Pubblicato il 1 luglio 2017

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