Privacy, sicuri di essere in regola? Ecco come cambia il codice per la protezione dei dati

Lo scopo dell'adeguamento al regolamento, adottato nel 2016 dall'Unione Europea, è quello di semplificare le legge in materia di privacy e tutela dei dati personali, rendendo uniformi le leggi. Ne sono interessati tutti coloro che trasmettono, elaborano e salvano dati (ovvero nome, cognome, data di nascita, indirizzo, codice Ip) appartenenti a terzi. Vediamo insieme di cosa si tratta

 
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Scade domani, venerdì 25 maggio, il termine ultimo per adeguarsi al nuovo regolamento europeo che riguarda la tutela della privacy e dei dati personali. Si tratta di un argomento complesso, ma che riguarda tutti, pubbliche amministrazioni e privati, e che non è facoltativo. Le sanzioni per il mancato rispetto delle norme, che chiunque può segnalare, possono sfiorare addirittura i 20 milioni di euro per i singoli o il 4% del fatturato totale annuo per le imprese.

Vediamo insieme di cosa si tratta. Lo scopo dell'adeguamento al regolamento, adottato nel 2016 dall'Unione Europea, è quello di unificare le legge in materia di privacy e tutela dei dati personali, rendendo uniformi le leggi. Ne sono interessati tutti coloro che trasmettono, elaborano e salvano dati (ovvero nome, cognome, data di nascita, indirizzo, codice Ip) appartenenti a terzi.

Nel momento in cui queste informazioni vengono raccolte, va fornita un’informativa completa alla persona alla quale vengono richieste, descrivendo chiaramente modalità e scopo del trattamento, a chi saranno comunicate e se questo è facoltativo o obbligatorio. Quest'operazione deve avvenire in maniera chiara e precisa, con un linguaggio semplice che possa essere facilmente compreso da tutti, seguita da un modulo o un documento con la richiesta del consenso (che può essere revocato in ogni momento).

Il regolamento europeo introduce nelle attività che si basano sulla raccolta e il trattamento dei dati personali dei clienti la figura del Data Protection Officer (Dpo), la persona che dovrà gestire e organizzare il trattamento dei dati personali all'interno dell'azienda. E' il caso per esempio di chi ha un e-commerce o è presente con un sito o un blog su Internet. Ma bisogna stare attenti anche alle newsletter: i clienti inseriti nella mailing list dovranno tutti aver espresso in maniera chiara il proprio consenso. Se fino ad ora capitava infatti di trovare spesso il "sì, mi voglio iscrivere", oppure "Voglio rimanere aggiornato" già flaggato, ora sarà l'utente a dover dichiarare la propria approvazione.

Informazioni più dettagliate sul regolamento al sito: www.webeconomia.it

Se non volete incappare in errori e avete paura che qualcosa possa sfuggirvi, per quello che concerne la parte online potete approfittare dell'esperienza e della professionalità della Cybermarket, web agency di Poggibonsi, che offre tra i suoi servizi la garanzia di un sito sicuro, compatibile con il nuovo regolamento.

Pubblicato il 24 maggio 2018

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