Radicondoli, si avvicina il secondo e ultimo weekend di Destinazione Sud Festival

Nell’era della post-verità, della disinformazione, il sensazionalismo e le opinioni tendenziose, Destinazione Sud Festival diventa un punto fermo, caparbiamente ancorato all’approfondimento e all’autorevolezza delle fonti. Il Festival è momento di riflessione ma anche invito all’azione. E' possibile infatti approfondire le tematiche legate ai diritti umani, ma anche attivare e vivere la partecipazione dal basso, creando sinergie che superano le differenze etniche, culturali, di genere

 
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Venerdì 24 marzo Radicondoli torna a essere porto di mare sulla terraferma, dove approdano filmakers indipendenti, giornalisti d’inchiesta e poliedrici artisti, dove transitano i migranti contemporanei colmi di aneddoti e storie di vita.

Nell’era della post-verità, della disinformazione, il sensazionalismo e le opinioni tendenziose, Destinazione Sud Festival diventa un punto fermo, caparbiamente ancorato all’approfondimento e all’autorevolezza delle fonti. Il Festival è momento di riflessione ma anche invito all’azione. E' possibile infatti approfondire le tematiche legate ai diritti umani, ma anche attivare e vivere la partecipazione dal basso, creando sinergie che superano le differenze etniche, culturali, di genere.

Gli appuntamenti del fine settimana

Venerdì pomeriggio a Palazzo Bizzarrini parte il focus sull’Africa, con due documentari indipendenti di grande impatto provenienti, come gli altri in programma, dall’ultima edizione del Terra di Tutti Film Festival di Bologna: “Boko Haram, le origini del male” di Xavier Muntz, una coraggiosa e agghiacciante inchiesta sulle origini del gruppo terrorista islamico, e “Rwanda, 20 anni dopo” di Giordano Cossu, bellissimo documentario che stimola la riflessione sulla riconciliazione e la convivenza tra le colline del Ruanda.

Per la sera di venerdì, improvviso cambio di location: la comunità napoletana di Radicondoli si è attivata per fare della proiezione di “Loro di Napoli” un’esperienza a tutto tondo. “Loro di Napoli” di Pierfrancesco Li Donni sarà quindi proiettato al Ristorante Il Golfo di Napoli, dopo un ricco buffet al prezzo forfettario di 8,00 euro per chi vede il film. Questo imperdibile documentario racconta la storia dell’ Afro-Napoli United, squadra campana nata nel 2009 e composta da migranti e napoletani. Al termine del film, prima di aprire le danze con il “Radici del Sud Party” a suon di tarantelle, sarà fatto un brindisi all’Afro-Radicondoli United, il torneo di calcio che si gioca il giorno seguente e che vede coinvolti i richiedenti asilo dell’Hotel Verde Oasi, oltre agli abitanti di Radicondoli. “Afro-Radicondoli” non è solo manifestazione sportiva, ma anche momento di incontro e scambio culturale, che culmina sabato alle 19.00 in Sala Mostre Sergio Pacini con la cena africana, libera e aperta a tutti, a cura di Destinazione Sud Festival e preparata in collaborazione con i giovani rifugiati dell’Hotel Verde Oasi. 

Sabato alle 21.00 a Palazzo Bizzarrini, dopo la cena africana e a suggello di una giornata dedicata all’accoglienza e all’integrazione, è il momento di “Un paese di Calabria” di Shu Aiello e Catherine Catella, documentario che racconta l’esperienza di Riace, paese che ha deciso di aprire le sue porte ai migranti sbarcati sulle coste italiane. Ospite d’eccezione di questa serata la scrittrice Roberta Ferruti, che Riace la conosce bene e la racconta spesso nel suo blog, “Tra le righe”.

Domenica il Festival chiude sempre a Palazzo Bizzarrini con due documentari pluripremiati: “Human Harvest: China’s illegal trade” di Leon Lee, in cui i candidati Premio Nobel per la Pace David Matas e David Kilgour indagano sull’inquietante fenomeno delle donazioni di organi in Cina, e “Siamo tutti in transizione” opera prima di un gruppo di ragazzi di 16 anni, gli studenti del corso DOC del liceo Laura Bassi di Bologna. In questo lavoro i ragazzi e le ragazze hanno esplorato il mondo dell’identità di genere, concentrandosi sul delicato tema della transessualità. Da non perdere assolutamente. 

Sono ancora visitabili le mostre inaugurate ad apertura del Festival 

"A revolução está na rua", esposizione fotografica di Stefano Erasmo Pacini, in Sala Mostre Sergio Pacini,

"Il corpo che sogna" esposizione fotografia di Femmine Difformi Project, in Sala Convegni di Palazzo Bizzarrini

"DiVento Curdo", esposizione fotografica di Sabina Broetto e Silvano Monchi, al bar trattoria Il Nazionale

"L'infinito mare ci unisce", esposizione di pittura di Renzo Regoli, presso l' Hostaria La Pergola

Per maggiori informazioni

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www.facebook/destsud

Pubblicato il 23 marzo 2017

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