Stop alla violenza sulle donne. Presentate a Certaldo le panchine d'autore

«Un segno indelebile nel nostro comune contro la violenza sulle donne – dice Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo - bisogna fare molto perché purtroppo ancora oggi tantissime donne subiscono violenze di qualsiasi forma: fisica, psicologica e tanto altro. Ci sono donne che non riescono a denunciare per paura o vergogna e donne che denunciando incontrano uomini che alludono al fatto che sia stata colpa loro (anche giudici). Gli uomini devono imparare a rispettare le donne, perché una donna quando dice no è no e vale quanto quello di un uomo»

 
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Nell'ambito delle iniziative promosse per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, celebrata in tutta Italia il 25 novembre, non deve passare inosservata l'inaugurazione delle panchine rosse contro la violenza, installate nell'area antistante ai Laboratori Polis in Viale Matteotti 51.

La cerimonia, ha visto, prima della presentazione delle 3 nuove panchine simbolo e segno concreto della lotta contro la violenza sulle donne, l'esibizione “il rumore del silenzio”, una performance a cura di Ipotesi Teatrale in collaborazione con le altre associazioni. Erano presenti il sindaco, Giacomo Cucini e l'assessore Clara Conforti.

Le panchine fanno parte di un progetto realizzato dall'associazione Polis e sono da considerarsi dei veri e proprio monumenti pronti a ricordare che la violenza sulle donne è sempre sbagliata e che, come è stato scritto sulle panchine, “violenza sulle donne è violenza sulla terra”, “la vera forza è nel rispetto (quest'ultima tradotta in arabo-francese e inglese) e “non mi importa di vivere in un mondo di uomini purché io possa vivere da donna”.

«Un segno indelebile nel nostro comune contro la violenza sulle donne – dice Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo - bisogna fare molto perché purtroppo ancora oggi tantissime donne subiscono violenze di qualsiasi forma: fisica, psicologica e tanto altro. Ci sono donne che non riescono a denunciare per paura o vergogna e donne che denunciando incontrano uomini che alludono al fatto che sia stata colpa loro (anche giudici). Gli uomini devono imparare a rispettare le donne, perché una donna quando dice no è no e vale quanto quello di un uomo».

La vera forza è nel rispetto. «Abbiamo scelto di tradurre questa frase in tre lingue perché possa essere comprensibile da chiunque vi passi davanti – dice l'Assessore Clara Conforti – Rispetto non nella facciata, non a parole, ma nella sostanza. Il rispetto è un valore fondamentale che va ricercato prima di tutto dentro noi stessi, coltivato con la cultura e l’educazione in ogni ambito (nella scuola, nella politica, nella società civile in genere) e che va manifestato verso ogni singolo individuo, indipendentemente dalla sua cultura e provenienza. Il rispetto è un valore fondamentale che se coltivato fa si che non si generino discriminazioni e violenze. Grazie all'Associazione Polis per la realizzazione delle panchine e alle associazioni di volontariato che hanno collaborato».

Le panchine d'autore in Val d'Elsa si trovano anche a Poggibonsi ed Empoli.

Pubblicato il 1 dicembre 2017

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