Su nove dipendenti, cinque erano in nero. I Carabinieri intervengono in un noto ristorante a pochi km da Siena

Storie di ordinario lavoro in nero. I Carabinieri sono intervenuti in un noto ristorante a pochi chilometri da Siena perchè su nove persone impegnate nel locale, cinque lavoravano senza contratto

 
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Storie di ordinario lavoro in nero. I Carabinieri sono intervenuti in un noto ristorante a pochi chilometri da Siena perchè su nove persone impegnate nel locale, cinque lavoravano senza contratto. 

La vicenda nasce da uno sfogo dei lavoratori che si erano rivolte alle Forze dell'Ordine affermando di essere stati assunti in nero e di non aver neanche ricevuto il compenso. Gli uomini dell'Arma erano intervenuti per "riappacificato gli animi" ma ovviamente era scattato anche l'intervento del Nucleo Ispettorato del Lavoro. Dopo alcuni giorni è scattata l'ispezione e i titolari non si sono nemmeno preoccupati di coprire in qualche modo la realtà. 

I Carabinieri, in una nota, fanno sapere che fra i lavoratori in nero vi erano storie diverse, tutti avevano precedenti a vario livello nel ramo della ristorazione ed età ormai mature. «Dopo i cinquant’anni è difficile rifarsi una vita, se il tuo vecchio ristorante è fallito e non sei in condizioni di riaprirne un altro, oppure se vieni dal sud e la tua piccola impresa ha perso tutti i clienti, o se addirittura hai girato moltissimi locali come cameriere e di questi esercizi pubblici pochi sono sopravvissuti. Magari sei stato anche abituato a essere pagato in nero, per qualche euro in più, pregando per la salute, perché la pensione non arriverà mai o sarà miserrima. Non puoi guardare tanto per il sottile, devi chiudere gli occhi e lavorare per rimediare la pagnotta. Se, per chi ha dovuto sottostare a pessime condizioni di lavoro, per stato di necessità, non possono essere previste sanzioni, che aggraverebbero ulteriormente le sue condizioni, diversa è la storia per chi approfitta di queste difficoltà». 

Quindi i provvedimenti sono solo per i proprietari del ristorante. Non vi sono reati, il mancato pagamento dei contributi assicurativi e previdenziali non costituisce più reato ma illecito amministrativo. Per ogni lavoratore assunto in nero, gli imprenditori dovranno pagare una sanzione pecuniaria amministrativa di 1.500 euro, più 2.000 per la sospensione dell’attività, immediatamente notificata dai Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro. 

Pubblicato il 5 maggio 2016

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