Trasporto sociale, via al nuovo servizio a Castelfiorentino

«Abbiamo finito stamani - sottolinea l'Assessore alle Politiche Sociali, Alessandro Tafi - di mettere a punto le modalità di attivazione di questo nuovo servizio, al quale come Comune partecipiamo con un contributo ma che fa leva soprattutto sulla grande disponibilità delle associazioni di volontariato presenti a Castelfiorentino, una ricchezza che tutti noi abbiamo il dovere di sostenere e valorizzare, asse portante di quel welfare locale di cui si parla poco, ma che fa molto»

 
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Le persone che si trovano in una condizione di documentata fragilità, prese in carico dall’assistente sociale, avranno d’ora in avanti un supporto in più nella loro vita quotidiana: un servizio di trasporto, prevalentemente gratuito, grazie alla disponibilità delle associazioni di volontariato.

E’ questa la novità del progetto sul “trasporto sociale”, che vede coinvolti il Comune di Castelfiorentino, la Misericordia, l’Auser, lo Spi-CGIL, la Prociv-Arci, la Caritas e l’AVIS, e che sarà attivo dal lunedì al venerdì, secondo un cronoprogramma stabilito dalla Misericordia che agirà come “centrale operativa”, con il compito di coordinare le risorse umane e materiali (mezzi compresi) messi a disposizione dalle singole associazioni.

Condizione indispensabile per poter accedere al servizio, come si è detto, dovrà essere la segnalazione diretta da parte dell’assistente sociale, il quale avrà preventivamente verificato che il richiedente sia una persona già inserita in un percorso definito, sulla base di una fragilità sociale valutata a suo tempo. Il “trasporto sociale” sarà a disposizione degli utenti in un ambito territoriale coincidente con quello della Valdelsa. Viaggi più lunghi, necessariamente più onerosi, potranno essere sostenuti con contributi forfettari concordati con i servizi e l’organizzazione che effettuerà il trasporto.

«Abbiamo finito stamani – sottolinea l’Assessore alle Politiche Sociali, Alessandro Tafi - di mettere a punto le modalità di attivazione di questo nuovo servizio, al quale come Comune partecipiamo con un contributo ma che fa leva soprattutto sulla grande disponibilità delle associazioni di volontariato presenti a Castelfiorentino, una ricchezza che tutti noi abbiamo il dovere di sostenere e valorizzare, asse portante di quel welfare locale di cui si parla poco, ma che fa molto».

Pubblicato il 25 gennaio 2018

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