Una vacanza particolare. Il viaggio di Sandra, in Camerun per una missione umanitaria
«Un'esperienza che ha dato a me molto più di quanto io ho dato a loro» ci confida, mostrando orgogliosa le tante fotografie scattate come se fosse di ritorno da una vacanza in un villaggio a cinque stelle. «Toccante - aggiunge - la consegna dei libri alla fine della funzione domenicale alla presenza dei capi villaggio di Manjock, Mbangue, Ndjock-Bane, Mbanda, Mangueda, con i bambini in prima fila felici insieme ai loro genitori»
Era dagli anni dell'adolescenza che Sandra Calosi, giovane architetto poggibonsese, coltivava il sogno di partecipare ad una missione umanitaria destinata ai bambini del terzo mondo. In questa torrida estate, mentre i suoi coetanei programmavano le vacanze, è partita per il Camerun insieme a Don Ntomb Fils Jean Baptiste.
Originario del Camerun, dopo aver frequentato il Seminario di Montarioso a Siena, Don Jean Baptiste è diventato Parroco di Ponte a Tressa ma non ha mai dimenticato il suo Paese e le difficoltà della sua gente. Con l'Associazione onlus " Villaggio della Speranza" è riuscito negli anni a realizzare una chiesa, una casa parrocchiale, un'infermeria con camere di degenza e una strada. Quest'anno l'obiettivo era la scuola media già esistente ma sprovvista di libri e di materiale didattico.
Sandra, che da tempo segue l'attività del Parroco di Ponte a Tressa, si è fatta promotrice di una raccolta fondi presso amici, conoscenti e associazioni tra cui il “Gruppo Donatori di Sangue Fratres di Poggibonsi” e “Giovani Insieme Per…” e grazie al passaparola è riuscita a partire con bagagli carichi di materiale da consegnare al College d'Enseignement Secondaire e una busta di contanti destinati ai libri di Francese, Matematica, Inglese e Informatica.
«Un'esperienza che ha dato a me molto più di quanto io ho dato a loro» ci confida, mostrando orgogliosa le tante fotografie scattate come se fosse di ritorno da una vacanza in un villaggio a cinque stelle. «Toccante - aggiunge - la consegna dei libri alla fine della funzione domenicale alla presenza dei capi villaggio di Manjock, Mbangue, Ndjock-Bane, Mbanda, Mangueda, con i bambini in prima fila felici insieme ai loro genitori. Ma la loro gioia è stata incontenibile quando ai libri si sono aggiunti i borsoni contenenti kit completi per il gioco del calcio, donati da Virtus biancoazzurri, Sangiamatori 1985, San Gimignano sport, l'Upp di Poggibonsi e G.S. Vico Vikinghi».
Si illuminano gli occhi di Sandra nel raccontare l'esperienza vissuta a diretto contatto con gli abitanti del villaggio con cui ha condiviso sorrisi e abbracci di gratitudine. Una gara di generosità quella dei valdelsani, mirata a costruire un futuro migliore per quei bambini, meno fortunati dei nostri, che attraverso la scuola possono sperare di migliorare le loro condizioni di vita. In un periodo storico in cui la mancanza di valori morali sembra essere diventata un'abitudine fa bene al cuore conoscere storie di giovani come Sandra che ci tiene a ricordare quanti giovani valdelsani dedichino parte del proprio tempo libero alla promozione e al sostegno di iniziative simili.
Antonella Lomonaco
Pubblicato il 9 agosto 2017