28 febbraio 1988-2013: 25 anni fa moriva Stefano Lotti. Il ricordo del numero 4 giallorosso è ancora indelebile

Sono passati 25 anni da quel 28 febbraio rimasto inciso nella storia giallorossa in un modo che il tempo non può cancellare, da quella domenica in cui il Poggibonsi perse Stefano Lotti, il numero quattro della squadra di Uliano Vettori e di tanti giocatori con un posto speciale nel cuore dei tifosi giallorossi

 
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Sono passati 25 anni da quel 28 febbraio rimasto inciso nella storia giallorossa in un modo che il tempo non può cancellare, da quella domenica in cui il Poggibonsi perse Stefano Lotti, il numero quattro della squadra di Uliano Vettori e di tanti giocatori con un posto speciale nel cuore dei tifosi giallorossi.

Era il campionato 1987/88, un'annata dalle emozioni intense, bellissima e allo stesso tempo terribile per il Poggibonsi, con la cavalcata verso la C2, nella stagione successiva allo spareggio perso a Perugia contro il Gubbio, e con la tragedia della perdita di un giocatore e di un ragazzo indimenticabile.

Stefano il centrocampista infaticabile, Stefano il lottatore determinato ma sempre leale, Stefano il ragazzo generoso e un po' timido, Stefano e il suo sorriso gentile, le sue piccole attenzioni per tutti. Stefano la bandiera per tutti i tifosi giallorossi, anche quelli che non l'hanno mai conosciuto, Stefano il cui ricordo unisce ancora il gruppo dei suoi compagni di squadra.

A soli 24 anni, quel malore durante la partita contro la Tiberis Umbertide, nello stadio che ora porta il suo nome, gli ha strappato il suo futuro di uomo e di calciatore, e lo ha consegnato, eroe suo malgrado, all'immortalità del segno che ha scolpito nella storia giallorossa, nella memoria collettiva di tutto l'ambiente calcistico e della città, del coro dei tifosi che anche domenica intoneranno il suo nome, di quella maglia numero quattro sua per sempre.

Evelina Pecciarini

Pubblicato il 28 febbraio 2013

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