A Castelfiorentino migranti e richiedenti asilo diventano attori

Questo testo diventa un meraviglioso pretesto per parlare dell’oggi e della necessità di capirsi e riconoscersi come appartenenti al genere umano, al di là delle lingue che si parlino e delle religioni che si professino

 
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Frutto di un laboratorio di tre mesi condotto da Archètipo e Giallo Mare Minimal Teatro con stranieri ed extracomunitari di tutto il mondo, In cerca di Simurgh è uno spettacolo che parte dal testo di Farîd ad-Dîn ‘Attâr, un poeta persiano del 1200, che con La conferenza degli uccelli ha scritto uno dei capolavori dell’intera letteratura persiana, ispirando anche Peter Brook in uno dei suoi spettacoli più sorprendenti. Questo testo diventa un meraviglioso pretesto per parlare dell’oggi e della necessità di capirsi e riconoscersi come appartenenti al genere umano, al di là delle lingue che si parlino e delle religioni che si professino.

In cerca di Simurgh va in scena al Teatro del Popolo di Castelfiorentino domenica 3 dicembre alle 21, nell’ambito della rassegna La nostra storia/Teatro civile. La regia è di Vania Pucci e Riccardo Massai, gli operatori teatrali che hanno condotto i laboratori sono Diletta Landi, Diego Conforti, Vania Pucci. La produzione è di Giallo Mare Minimal Teatro, Archètipo,Teatro Metastasio teatro stabile della Toscana e Regione Toscana.

La prevendita dei biglietti è in corso presso la biglietteria del teatro tutti i martedì e giovedì (ore 17.00-19.00) e il sabato (ore 9.30-12.30 e 16.00-19.00) e il giorno stesso dello spettacolo.  

Posto unico € 10, loggione  € 8. Il programma della stagione e tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.teatrocastelfiorentino.it.
Per informazioni Teatro del Popolo 0571 633482 o Giallo Mare Minimal Teatro 0571 81629

Pubblicato il 28 novembre 2017

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