A Castelfiorentino un libro per raccontare 35 anni del Gruppo Fotografico Giglio Rosso

«L'idea del libro è nata un anno fa da Marco Mangini – precisa Mario Lensi, presidente del gruppo fotografico Giglio Rosso - durante una riunione di routine»

 
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Un racconto attraverso le immagini. Dove le parole entrano in punta di piedi, lasciando appunto alle immagini il compito di rivelare la disposizione d’animo, la curiosità, il pensiero, la passione di colui che alla fine decide, in un attimo, il sospirato click. Perché “il fotografo è come un giardiniere, che guardando il seme sa già come sarà la pianta”.

Non ci poteva essere biglietto da visita migliore per il libro “FotoGiglioRosso. 35 anni per la fotografia”, realizzato in occasione del 35° anniversario del Gruppo Fotografico Giglio Rosso di Castelfiorentino, che sarà presentato sabato 2 settembre (ore 17.30) al Ridotto del Teatro del Popolo. Alla serata, che è aperta alla partecipazione di tutti i cittadini (ingresso libero), interverranno il Sindaco, Alessio Falorni, il presidente dell’associazione, Mario Lensi, e il Vicesindaco con delega alla Cultura, Claudia Centi.

Il volume, che gode del patrocinio del Comune di Castelfiorentino e del Consiglio regionale della Toscana (Nencini editore, 310 pagg.) ripercorre idealmente i 35 anni di storia dell’associazione, presentando una ricca selezione di immagini dell’ultimo decennio (2008-2017) realizzate da trentaquattro fotoamatori, alternando i lavori individuali a quelli di gruppo, che hanno dato vita peraltro a numerose mostre.

Era infatti il 12 marzo 1982 quando un piccolo nucleo di appassionati, tra i quali merita di essere ricordato il compianto Remo Taviani (tessera n. 1 dell’associazione), si riunì nella Biblioteca Comunale “Vallesiana” di Castelfiorentino per stilare l’atto costitutivo del Gruppo fotografico (all’epoca “Il Giglio”, mutato nel 1989 in “Giglio Rosso” per evitare omonimie con altri gruppi esistenti in provincia di Firenze), che ha saputo guadagnarsi la stima e l’affetto dell’intera comunità spaziando dalla formazione (i corsi di fotografia, seguiti da circa 400 persone) alla promozione e alla documentazione del territorio, senza trascurare gli incontri con autori di spicco e il confronto aperto con altre realtà associative.

«L’idea del libro è nata un anno fa da Marco Mangini – precisa Mario Lensi, presidente del gruppo fotografico Giglio Rosso - durante una riunione di routine. Da quella riunione, e dalla riflessione che ne seguì, scaturì il progetto del volume, che ha voluto raccogliere scatti diversi e vari di ognuno come segno che l’originalità, la sensibilità, le singole “visioni” possono coesistere e creare un tutt’uno armonico, una bella visione d’insieme che ci rappresenta. Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo piccolo traguardo, ottenuto dopo mesi di incontri e serate in cui in molti ci siamo ritrovati per discutere, selezionare e scegliere gli scatti di tutti: un’opera certosina e maniacale per far combaciare tutti i tasselli di questo splendido mosaico».

«Oggi l’immagine – osserva il Sindaco, Alessio Falorni – è prevalentemente virtuale. Spesso resta per pochi giorni sul web e poi si nasconde nei meandri della rete. Il libro rappresenta allora un modo per fermare nella storia 35 anni di lavoro, di passione, di fotografia attraverso qualcosa di tangibile, duraturo. Dal volume che presenteremo sabato emerge il grande impegno del gruppo, che non è solo fotografico e culturale, ma anche di aggregazione, fatto di amicizie ed esperienze condivise. Una testimonianza dunque preziosa, che fa del Gruppo Fotografico Giglio Rosso una delle associazioni più dinamiche e longeve della nostra Castelfiorentino».

Il Gruppo fotografico “Giglio Rosso”, che conta oggi una cinquantina di soci, dispone di un proprio sito web (www.fotogigliorosso.it) ed è presente sui “social”, dove non manca di tenere informati soci, simpatizzanti e appassionati delle sue iniziative.

Pubblicato il 28 agosto 2017

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