A tu per tu con Elettra Signorini, campionessa europea di pattinaggio artistico a rotelle

«Ho iniziato a pattinare quando avevo otto anni, perché delle mie amiche, nonché compagne di classe, praticavano già questo sport. Ho fatto la mia prima gara un anno dopo, quando è iniziato tutto»

 ELETTRA SIGNORINI
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Diciassette anni, capelli castani, occhi marroni e un fisico atletico che fa non poca invidia. Lei è Elettra Signorini, vive a Colle di Val d'Elsa ed è campionessa europea di pattinaggio artistico (per ben due volte)

Quando hai iniziato a fare pattinaggio?
«Ho iniziato a pattinare quando avevo otto anni, perché delle mie amiche, nonché compagne di classe, praticavano già questo sport. Ho fatto la mia prima gara all’età di nove anni, quando è iniziato tutto».

Che sensazioni provi quando sei in gara?
«Quando faccio una gara sono molto concentrata su ciò che devo fare. Ovviamente c’è anche un po’ di tensione e paura per il risultato finale».

Oltre a te hai parenti che praticano questo sport?
«No, non ho parenti che mi hanno trasmesso la passione per il pattinaggio, per ora sono l’unica in famiglia».

Cosa si prova ad essere campionessa d’Europa per ben due volte?
«Essere campionessa europea è un grande onore per me e una grande soddisfazione. Ma nello stesso tempo è anche una grossa responsabilità. Essere riuscita a conquistare il titolo per la seconda volta consecutiva è stato emozionante e ha ripagato me e i miei allenatori per tutti i sacrifici che abbiamo fatto». 

Quante ore al giorno ti alleni?
«Mi alleno due ore al giorno. Mentre in preparazione di gare importanti (come gli Europei) anche quattro o cinque ore tutti i giorni. Devo dire che mi ci dedico molto».

Cosa fai nel tempo libero? e quanto influisce il pattinaggio nella tua vita?
«Nel tempo libero studio perché ho appena finito la terza del liceo linguistico, ma mi piace anche uscire con le mie amiche. Un po’ di svago non deve mancare mai. Il pattinaggio nella mia vita è molto importante perché è lì che passo tante ore della mia giornata. Le mie compagne di allenamento sono diventate come una seconda famiglia per me, con la quale condivido tutto, anche al di fuori della pista. Anche i miei allenatori sono molto importanti perché so che per qualsiasi problema posso contare sul loro aiuto. Il pattinaggio per me è più di un semplice sport».

Cosa risponderesti alla domanda: Cosa vuoi fare da grande?
(Ci ride su) «Non lo so ancora, ma credo che non lascerò del tutto il pattinaggio anche quando avrò smesso di gareggiare».     

Rosaria Orlando

Pubblicato il 7 agosto 2017

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