Al Teatro dei Leggieri una riflessione sul mondo del lavoro al femminile

New York, 1911: manca un quarto d'ora alla chiusura della fabbrica Triangle Waistshirt Company, produttrice di camicette. Sono al lavoro circa 600 persone, per lo più donne giovanissime

 
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Una riflessione sul mondo del lavoro al femminile, nella rassegna "Leggieri d'Inverno" (edizione numero sedici). Sabato 3 febbraio 2018 alle 21,30 al Teatro dei Leggieri in Piazza Duomo a San Gimignano (Siena), è in programma "Scintille". Con Annapaola Bardeloni.

Testo e regia Laura Sicignano, ricerca storica Silvia Suriano, musiche originali Edmondo Romano, scene Laura Benzi, costumi Maria Grazia Bisio, disegno luci Tiziano Scali, tecnico luci e suono Federico Canibus. Premio del Pubblico del 13° Festival Teatrale Di Resistenza e Premio Museo Cervi.

Siamo a New York, sabato 25 marzo 1911, ore 16 e 40: manca un quarto d'ora alla chiusura della fabbrica Triangle Waistshirt Company, produttrice di camicette. Sono al lavoro circa 600 persone, per lo più donne giovanissime. La maggior parte sa a malapena l'inglese: sono immigrate italiane o dall'Europa dell'Est e rappresentano il principale sostegno economico per le loro famiglie. Lo spettacolo rievoca questa giornata dal punto di vista delle protagoniste, una madre e due figlie, emigrate dall'Italia in cerca di fortuna.

Un scintilla. Forse è scaturita da una delle fioche lampade a gas che illuminano le file di cucitrici, chine sulle loro macchine. In un attimo, all'Ottavo piano del grattacielo che ospita la fabbrica, prendono fuoco le camicette appese sopra le teste delle lavoratrici, gli avanzi di tessuto ammucchiati in enormi cumuli negli stanzoni, i rocchetti di filo. Non esiste un'adeguata protezione antincendio. Il fuoco impedisce di fuggire. C'è solo una scala d'emergenza, che subito crolla sotto al peso delle operaie. Le porte sono sbarrate: le hanno chiuse i proprietari della fabbrica, per impedire che le lavoratrici escano prima dell'orario stabilito. La tragedia si svolge in 18 minuti: 146 morti, quasi tutte ragazze.

Le operaie dell'Ottavo, Nono e Decimo piano sono imprigionate dalle fiamme. Cercano di scappare con il montacarichi: crolla sotto il peso eccessivo dei corpi. Un gruppo di studenti che assistono alla scena dal grattacielo accanto, creano una passerella sul tetto e riescono a salvare moltissime ragazze. Ma presto la passerella cede. Molte restano asfissiate dal fumo. Non rimane che un'unica via d'uscita: saltare giù. La folla da sotto urla: "Non saltare!". Ma le alternative sono due: saltare o morire bruciati. Cento metri dalle finestre al marciapiede. Anche se i pompieri hanno teso delle reti per accogliere le fuggitive, l'altezza è tale che la stoffa di rompe. Una cascata di corpi. Ragazze dai cornicioni si lanciano tenendosi per mano. Ragazze in fiamme. Centinaia di corpi sul selciato. Negli anni precedenti le operaie avevano tentato inutilmente di ottenere migliori condizioni di lavoro e di sicurezza. Seguiranno una serie di processi, da cui i proprietari della fabbrica usciranno praticamente impuniti. Ma la scintilla della protesta si è sprigionata da questa terribile vicenda, che diventerà uno dei precedenti storici per la Festa della Donna. Molti altri episodi hanno concorso a dar vita all'8 marzo: è certo che se anche fosse anche falso il collegamento storico, non c'è episodio nella storia delle donne più adatto a segnare un punto di svolta.

"Leggieri d'Inverno", per la direzione artistica di Tuccio Guicciardini, Patrizia de Bari e Cledy Tancredi, è a cura della compagnia Giardino Chiuso, Comune di San Gimignano, Regione Toscana, Fondazione Fabbrica Europa.

«Quella di quest'anno - spiegano i direttori artistici - è una piccola stagione per un piccolo teatro, giunta ormai alla XVI edizione con ospitalità di spettacoli di teatro e danza, incontri, performance, corsi e laboratori riguardanti il teatro. Leggieri d'Inverno è promossa dall'Associazione Giardino Chiuso, con il sostegno del Comune di San Gimignano e in collaborazione con Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, che promuove da anni la diffusione del teatro, danza e arti performative sul territorio con l'obiettivo di rinnovare, intorno al teatro, un'idea di azione condivisa dall'intera comunità. La proposta culturale di Leggieri d'Inverno, che ha una durata di circa 5 mesi, varia dall'accoglienza di eventi a laboratori didattici e incontri con artisti, progetti di residenza e attività nelle scuole del Comune di San Gimignano».

Giardino Chiuso, già riconosciuta dalla Regione Toscana come Residenza Artistica, dal 2016 fa parte della Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee che vince il bando di accreditamento della Regione Toscana, come Ente di rilevanza regionale dello spettacolo dal vivo con sede in San Gimignano. Un ruolo teso alla valorizzazione e diffusione della creazione contemporanea attraverso l'esplorazione dei linguaggi artistici volti allo sviluppo di esperienze interdisciplinari, a livello locale e sul territorio toscano in relazione con un più ampio contesto nazionale e internazionale.

La programmazione sarà articolata in diversi progetti: ospitalità di spettacoli, progetti per i bambini e collaborazione con le scuole, progetti rivolti ai giovani, teatro amatoriale e promozione del pubblico.

Per biglietti, informazioni e iscrizioni attività e laboratori: Compagnia Giardino Chiuso - Piazza S. Agostino 4, San Gimignano - Tel. 0577 941182 / 339 6588791 - Informazioni per la stampa tel. 3492658733 - info@giardinochiuso.com - www.giardinochiuso.com.

Pubblicato il 1 febbraio 2018

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