Arnovecchio: riaperta l’oasi naturalistica di Cortenuova, visite nei weekend

All’interno dell’area alcune semplici norme consentono di passeggiare in sicurezza per scoprire i colori dell' inverno

 EMPOLI
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L’area naturale protetta di Arnovecchio, gestita dal Centro RDP Padule di Fucecchio per conto del Comune di Empoli, dopo una piccola pausa dovuta alle prescrizioni anti-Covid legate alla zona rossa, ha ripreso le consuete aperture al pubblico del sabato pomeriggio (ore 13,30-16,30) e domenica mattina (ore 9-12), sempre ad ingresso libero.

Da dicembre a febbraio le aree umide protette, anche le più piccole, offrono rifugio a contingenti di anatre e altri uccelli acquatici che provenendo da diversi paesi europei (soprattutto dall’est) si fermano da noi in gran numero per passare l’inverno.
Arnovecchio ospita di solito un gruppo di Moriglioni, anatre tuffatrici dal comportamento molto vivace che riescono ad immergersi in profondità alla ricerca del cibo; talvolta sono accompagnati da qualche esemplare della molto più rara Moretta tabaccata.
Nel lago si possono osservare anche anatre più comuni, come il Germano reale, e poi uccelli acquatici come le Folaghe ed i Tuffetti, lo Svasso maggiore e il Cormorano; sulle rive si fermano spesso a riposare Aironi cenerini e Aironi guardabuoi.

I maschi delle anatre selvatiche, abbandonata la dimessa livrea estiva, si preparano al corteggiamento sfoggiando il piumaggio migliore: spiccano il verde metallico della testa del Germano reale ed il marrone rossastro del capo del Moriglione.

Molto colorati anche i piccoli uccelli che in questo periodo frequentano le mangiatoie invernali; Cinciallegre e Cinciarelle, Capinere, Pettirossi e Fringuelli che approfittano dell’offerta di cibo per superare meglio i rigori del clima.

Il quadro invernale tutt’altro che grigio è completato dai piccoli arbusti lungo il sentiero, pieni di frutti colorati: le rosse “meline” del biancospino, le capsule fucsia della fusaggine, simili ai berretti dei preti di una volta, le drupe del laurotino dai riflessi bluastri.

All’interno dell’area alcune semplici norme consentono di passeggiare in sicurezza: per tutti obbligo di mascherina di protezione e di mantenere la distanza interpersonale di un metro e ottanta; sarà possibile anche entrare, in numero contingentato, nei capanni di osservazione, portandosi da casa un binocolo personale per vedere meglio gli ospiti alati del lago e del bosco ripariale.

Ad accogliere i visitatori ci sarà come al solito una Guida Ambientale del Centro RDP Padule di Fucecchio, da contattare anche per altre informazioni sull’area e sugli orari di apertura nei mesi successivi (email fucecchio@zoneumidetoscane.it); gli interessati possono anche visitare la pagina Facebook dedicata all’indirizzo /oasidiarnovecchio

L’area di Arnovecchio, collocata in un paleomeandro dell’Arno rettificato nel corso del XVI secolo per volere di Cosimo I de’ Medici, fu interessata in tempi più recenti da attività estrattive per la produzione di ghiaia, che portarono alla formazione di alcuni bacini lacustri.
Attualmente è caratterizzata da un mosaico di ambienti diversi che, sebbene di origine artificiale, con il progressivo abbandono delle attività produttive sono andati incontro a processi spontanei di naturalizzazione; le cave in particolare sono state colonizzate da numerose specie faunistiche e floristiche.
Nella parte di proprietà comunale (ex Cava Pierucci) è stato realizzato un sentiero natura dotato di strutture che facilitano l'osservazione di piante ed animali selvatici e concepito per una completa accessibilità anche da parte di persone con difficoltà motorie o non vedenti: oltre a quattro osservatori della fauna ci sono infatti cartelli illustrativi e pannelli tattili con ambienti, piante ed animali in rilievo e testi in alfabeto braille.

Foto copertina E. Zarri, foto interna P. Caciagli

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Pubblicato il 17 dicembre 2020

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