Atti vandalici nel cimitero di campagna di Casole a Greve in Chianti

Otto tombe vandalizzate, croci di legno e ferro, suppellettili e ornamenti dati alle fiamme nello storico camposanto chiantigiano. L'amara sorpresa ricevuta negli ultimi giorni dell'anno ha indotto il Comune a sporgere denuncia contro ignoti

 CHIANTI FIORENTINO
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Il Comune di Greve in Chianti ha esposto denuncia contro ignoti per un grave danneggiamento subito al cimitero di campagna della località Casole. Cancelli spalancati, porte forzate, tombe vandalizzate e suppellettili e ornamenti bruciati nello storico camposanto della frazione. E’ l’inaccettabile scenario che l’amministrazione comunale di Greve in Chianti si è trovata davanti negli ultimi giorni dell’anno a seguito della segnalazione di una cittadina che aveva potuto constatare l’atto vandalico durante una visita ai propri cari nel cimitero della località di residenza.

“Siamo rimasti interdetti di fronte a tanta inciviltà - interviene il sindaco Paolo Sottani - e denunciamo questo episodio come uno dei più inammissibili e indecorosi che ci sia capitato a danno di spazi, edifici comunali e oggetti del patrimonio pubblico, riteniamo sia un gesto ancora più deprecabile, considerato il luogo che è stato preso di mira, un sito testamentario di particolare valore spirituale e umano, quello che tutti riconosciamo come il monumento dei nostri ricordi e dei nostri affetti”.

Sono circa 8 le tombe vandalizzate e tanti gli arredi che sono stati danneggiati, come vasi di fiori in vetro, plastica e altro materiale. Inoltre sono stati dati alle fiamme croci in legno e altri arredi presenti all'interno delle cappelle di proprietà privata e dell'amministrazione comunale. Sono state bruciate in particolare una panca e svariate croci in legno presenti nelle tombe e croci in ferro divelte dalle stesse. La panca è stata scardinata dalla cappella di proprietà comunale. In un'area del camposanto di Casole sono state ritrovate varie croci in ferro, accatastate in modo da formare un cumulo di oggetti danneggiati e abbandonati, e un cimelio raffigurante alloro risalente alla Grande Guerra. La risistemazione e il ripristino di tutta l'area, avvenute nel giro di poche ore dopo le necessarie verifiche degli addetti ai lavori, sono stati effettuati a cura del responsabile dell'ufficio Ambiente del Comune di Greve in Chianti, Simone Coccia, con la collaborazione e il supporto dei necrofori, i dipendenti comunali Leonardo Ermini e Andrea Macinai.

“Ci siamo attivati nell’immediato per sporgere denuncia contro ignoti alla Stazione dei Carabinieri di Figline Valdarno - aggiunge il sindaco - ci auguriamo che i responsabili di questo atto, che sconvolge più per i suoi risvolti immateriali e che materiali, possano essere al più presto identificati. Condanniamo la gravità dell’episodio per aver scalfito un luogo sacro, di rispetto, oltre alle conseguenze economiche che sono anch’esse ingenti”.

Ogni anno il Comune di Greve in Chianti indirizza consistenti investimenti per la manutenzione e ordinaria e straordinaria dei cimiteri di campagna. “La nostra attenzione a questi luoghi - precisa il sindaco Sottani - che rappresentano il patrimonio della memoria collettiva, il simbolo della storia di un territorio da preservare, tutelare e tramandare, è massima, il lavoro che mettiamo in campo perché tale bagaglio, anche nei piccoli centri abitati e nelle frazioni più distanti, non si disperda è costante e capillare”.

Nei giorni scorsi si è verificato anche un episodio indecoroso che ha danneggiato la statua del Gesù Bambino in ceramica del Presepe allestito in piazza Landi di Strada in Chianti che negli anni precedenti aveva atti analoghi.

“Atti del genere, che, ricordiamolo, possono avere conseguenze e rilievi penali - conclude perentorio il primo cittadino - sono un’offesa inaccettabile all’intera comunità, chiediamo ai cittadini di collaborare con le forze dell’ordine qualora abbiano visto o notato situazioni sospette per risalire all’identità dei responsabili”.

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Pubblicato il 3 gennaio 2022

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