Atto vandalico all'Archeodromo di Poggio Imperiale. Uno dei pannelli illustrativi preso a calci e poi strappato con forza
Domenica 11 gennaio qualcuno ha preso a calci e strappato con forza uno dei cartelli illustrativi del parco, progetto di Fondazione Musei Senesi, Comune di Poggibonsi e Università degli Studi di Siena e realizzato grazie ad Arcus Spa. Lo denuncia amareggiato Marco Valenti, docente di Archeologia Medievale dell'Università di Siena
Domenica 11 gennaio qualcuno ha preso a calci e strappato con forza uno dei cartelli illustrativi del parco, progetto di Fondazione Musei Senesi, Comune di Poggibonsi e Università degli Studi di Siena e realizzato grazie ad Arcus Spa. Lo denuncia amareggiato Marco Valenti, docente di Archeologia Medievale dell'Università di Siena, sulla pagina Facebook Archeodromo Live: «Possiamo fare tutte le operazioni culturali che vogliamo; possiamo essere aperti e gentili con tutti; possiamo cercare di rendere la fortezza, e Poggibonsi di ritorno, un posto che si inserisce nella geografia del turismo culturale; ma la mamma degli IMBECILLI è sempre incinta.
Non so se davvero vale la pena fare tanta fatica quando le risposte sono queste... sono deluso e molto arrabbiato... va risolto immediatamente il problema della sicurezza, altrimenti le sorprese potranno essere ben peggiori».
Non mancano i commenti di sdegno e delusione per un atto tanto incomprensibile quanto ingiusto. Non mancano nemmeno la solidarietà e il sostegno dei cittadini verso chi, come Valenti, si è occupato di questo progetto.
L'Archeodromo è il primo museo open air italiano sull'Alto Medioevo. Si tratta di un'iniziativa ambiziosa che ha ottenuto, dall'apertura al pubblico ad oggi, grande successo e sentita partecipazione. Si tratta anche di un'iniziativa ragionata, che ha coinvolto l'impegno e la conoscenza di tanti esperti. E' un vero peccato che non tutti riescano a cogliere l'indubbio valore che il parco costituisce per Poggibonsi e la comunità intera. Tuttavia, per preservare questo piccolo gioiello, sembrano necessari dei provvedimenti di sicurezza che tutelino il lavoro svolto finora e lo rendano fruibile per altri (più ricettivi e rispettosi) visitatori.
Alessandra Angioletti
Pubblicato il 12 gennaio 2015