Una bimba di 10 anni è stata adescata da un un 21enne che nei giorni di contatto le aveva richiesto anche foto spinte. Come si apprende da La Repubblica è stata la madre ad interrompere il tutto quando ha controllato il telefono della figlia e ha denunciato i fatti. Siamo nel giugno del 2020 quando il ragazzo, allora 21enne, aveva iniziato a chattare con la piccola residente a Siena. Le conversazioni, inizialmente normali, si sono poi spostate su WhatsApp dove l'adescatore ha iniziato le sue richieste pressanti alla bambina per ricevere foto. Lei, quelle foto non le ha mai inviate ma le ha ricevute, diventando di volta in volta sempre più spinte.

Dopo la denuncia presentata dalla madre, sempre a quanto riporta La Repubblica online, è stato rintracciato il ragazzo nato nel 1999 di origini campane. E' stata fatta una copia forense del suo cellulare e dalle indagini sarebbe emerso che "aveva avuto conversazioni con altre bambine, dagli 8 ai 14 anni", come ha spiegato Manfredi Biotti, avvocato della famiglia. Al 23enne è stato contestato il reato di adescamento di minore per cui è stato chiesto il patteggiamento già accordato dal pm della Procura di Firenze per una pena di un anno, con pena sospesa e dovrebbe essere accolto dal giudice per la prossima settimana.

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Pubblicato il 19 maggio 2022