Beach volley e padel a Certaldo, l'Asd Olympia: «Progetto a spese dei cittadini»

«Due anni fa la nostra associazione ha partecipato al bando per l’assegnazione della gestione degli impianti sportivi di Via Don Minzoni e per l’occasione abbiamo presentato un progetto di sviluppo che prevedeva, tra le altre cose, la realizzazione di un campo da Padel e un campo da Beach Tennis/Volley. Esiste un rendering in 3D e un progetto messo agli atti»

 
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Abbiamo pubblicato ieri la notizia che il Comune di Certaldo ha approvato un progetto per la realizzazione di un campo di Padel e un campo da Beach Volley/Tennis all’interno dell'area sportiva di Via Don Minzoni. A questa notizia l'Asd Olympia Certaldo, sebbene abbia tra i suoi cardini fondamentali lo sviluppo delle discipline sportive all’interno della cittadinanza, resta dubbiosa e ci invia una nota stampa che pubblichiamo di seguito:

«Due anni fa la nostra associazione ha partecipato al bando per l’assegnazione della gestione degli impianti sportivi di Via Don Minzoni e per l’occasione abbiamo presentato un progetto di sviluppo che prevedeva, tra le altre cose, la realizzazione di un campo da Padel e un campo da Beach Tennis/Volley. Esiste un rendering in 3D e un progetto messo agli atti. Abbiamo perso il bando di gara e la gestione è stata riassegnata a quell’ASD che gestisce già i citati spazi da oltre trent’anni e che, presumiamo, usufruirà dei benefici della realizzazione di questi due ulteriori impianti: anche se verrà pubblicato un nuovo bando per la gestione di essi, di fatto i discutibili criteri attuali impediscono a qualsiasi nuova associazione di vincerlo».

«I due nuovi impianti annunciati dal Signor Sindaco che graveranno sulle tasche dei cittadini - si legge ancora nel comunicato - noi li avremmo realizzati con fondi privati e finanziandoli con un’attività mirata. Tutto questo ci sembra paradossale: un’associazione nuova, composta unicamente da giovani del Comune di Certaldo competenti e pieni di entusiasmo realizza un progetto, il progetto viene bocciato, il Comune due anni dopo lo promuove “spacciandolo” per proprio a spese della cittadinanza e, siamo certi, lo darà in gestione a chi già gestisce tutti gli altri impianti. Di fronte a questo "sistema” rimaniamo pieni di interrogativi e auspichiamo che chi amministra la “cosa pubblica” possa dare delle risposte esaustive a noi e ai suoi cittadini».

Il progetto del 2016 in un video da YouTube:

Pubblicato il 19 luglio 2018

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