Brian Chesky, Airbnb: ''Quando si tornerà a viaggiare sarà tutto diverso''

Non era mai successo prima: il CEO di Airbnb Brian Chesky ha costruito una directory che include tutte le persone in uscita, creando di fatto un’enorme lettera di referenze

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Ognuno può pensarla come crede, che poteva delegare o non dire nulla ed invece con trasparenza si è esposto; oppure si può pensare che è un’azione pubblicitaria, o ancora che si poteva permettere di fare “assistenzialismo” ed accollarsi gli stipendi dei dipendenti… Sta di fatto che mai nessuno aveva fatto una cosa del genere: oltre ad una lettera aperta in cui ha spiegato le motivazioni della difficile decisione dei tantissimi licenziamenti, Brian Chesky ha proposto e garantito per la qualità dei propri dipendenti creando una directory che include tutte le persone in uscita, dando così di fatto vita ad una enorme lettera di referenza.

“Il nostro processo è iniziato con la creazione di una strategia di business più mirata basata su un modello di costo sostenibile. Abbiamo valutato il modo in cui ogni team si colloca nella nostra nuova strategia e abbiamo determinato le dimensioni e la forma di ogni team in futuro. Abbiamo quindi fatto una revisione completa di ogni membro del team e preso decisioni basate su competenze critiche e su quanto queste competenze corrispondessero alle nostre future esigenze aziendali.

Il risultato è che dovremo separarci dai compagni di squadra che amiamo e apprezziamo. Abbiamo grandi persone che lasciano Airbnb, e altre aziende saranno fortunate di averle”

www.airbnb.it/d/talent

Di fronte all’emergenza che ha invaso il settore turistico, la scelta tremenda e difficile da prendere, il giovane CEO con chiarezza ed empatia ha dato esempio di come si fa comunicazione spiegando in trasparenza le considerazioni sui licenziamenti, che ammontano a 1.900, un quarto dei dipendenti dell’azienda.

Ne riportiamo uno stralcio nei punti fondamentali, che fanno riflettere molto sulla direzione che il comparto turistico dovrà prendere; sarà per forza di cose un’onda che necessariamente va affrontata, imparando “velocemente a nuotare”. Reinventarsi, innovarsi, digitalizzazione dell’impresa, sono le parole chiave: guardare oltre ed anche da un punto di vista diverso.

“Vorrei iniziare con il modo in cui siamo arrivati a questa decisione. Stiamo vivendo collettivamente la crisi più straziante della nostra vita, e quando ha cominciato a diffondersi, i viaggi globali si sono fermati. Il business di Airbnb è stato duramente colpito, con un fatturato di quest’anno che si prevede sarà inferiore alla metà di quello che abbiamo guadagnato nel 2019. In risposta, abbiamo raccolto 2 miliardi di dollari di capitale e ridotto drasticamente i costi che hanno toccato quasi ogni angolo di Airbnb.

Per quanto queste azioni fossero necessarie, è divenuto chiaro che avremmo dovuto andare oltre quando abbiamo affrontato due verità difficili:

Non sappiamo esattamente quando i viaggi riprenderanno.

Quando riprenderanno, funzioneranno in modo diverso.

Anche se sappiamo che l’attività di Airbnb si riprenderà completamente, i cambiamenti che subiranno non sono temporanei o di breve durata. Per questo motivo, dobbiamo apportare modifiche più fondamentali a Airbnb riducendo le dimensioni della nostra forza lavoro e concentrandola su una strategia aziendale più mirata.

Dei nostri 7.500 dipendenti Airbnb, quasi 1.900 compagni di squadra dovranno lasciare Airbnb, il che comprende circa il 25% della nostra azienda. Dal momento che non possiamo permetterci di fare tutto quello che facevamo una volta, questi tagli dovevano essere collocati su un business più mirato”.

Sara Balugani

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Pubblicato il 13 maggio 2020

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