Caffè Letterario 19, nasce un nuovo spazio di condivisione
Al via una nuova iniziativa per condividere contributi, spunti di riflessione e molto altro
Esattamente 256 anni fa, sul modello della rivista inglese The Spectator, proprio nel momento storico in cui le botteghe di caffè si sviluppano rapidamente in Inghilterra in seguito alla diffusione della bevanda, nasceva in Italia Il Caffè. Il Caffè si stampava a Brescia, in territorio veneto, per sfuggire alla morsa della censura austriaca. Senza voler fare paragoni troppo ingombranti e impropri, interessa però far notare che quella rivista nasceva in un momento di grandi cambiamenti, alcuni già alle spalle, altri da venire. C’era nello spirito dei fondatori l’idea di rivolgersi e intrattenere con argomenti vari, ma importanti categorie sociali che prima non erano state coinvolte in progetti culturali, di allontanarsi dai modelli precedenti e, soprattutto, di provare ad accostare in un unico punto saperi e punti di vista prima separati e molto distanti.
In questo momento di grave difficoltà, Caffè Letterario 19 si propone aperto a tutti contributi, di fornire liberi spunti di riflessione, curiosità e altro, insomma di fare la nostra parte perché la cultura in Italia non si riduca a una caterva di comunicazioni online su mostre rinviate, presentazioni librarie inattuabili, spettacoli posticipati. Bisogna andare avanti a scrivere, narrare, mostrare, parlare, cantare, verseggiare. Non dobbiamo insomma solo restare a casa, ma dobbiamo anche restare a casa mentalmente svegli, irrazionalmente entusiasti della vita, spiritualmente curiosi, intelligentemente occupati. Il caffè illuminista, era un luogo reale, come reali sono le molte persone che anche da casa hanno sia molto da raccontare che molta voglia di ascoltare, ma allo stesso tempo era un luogo simbolico, virtuale dove si voleva creare una nuova forma di socialità dall’incontro di idee e uomini appartenenti a realtà diverse. Il periodico usciva ogni dieci giorni, la tecnologia oggi ci consente invece di essere sempre, presenti, se lo vorrete, con contenuti speriamo interessanti.
Massimiliano Bellavista
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Pubblicato il 31 marzo 2020