Piazza Nova, Canocchi non risponde e il M5S di Colle infuria sul proprio blog

«Dalla non risposta - scrivono i grillini sul proprio blog - si evince che il sindaco non ritiene opportuno rispondere (almeno secondo il vecchio adagio forma richiede forma) a una richiesta dei cittadini, dimostrando per altro la presa per i fondelli semantica verso la maggioranza di quelli che, a suo tempo, hanno sostenuto la sedicente lista civica, nome che farebbe presagire ad un rapporto di maggiore vicinanza con i cittadini ma che, ahinoi, non trova alcun risvolto nella realtà»

 
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Il 20 marzo scorso il Movimento 5 Stelle di Colle di Val d'Elsa, per voce del consigliere Roberto Galgani, ha chiesto al primo cittadino di rispondere alla lettera che più di 100 cittadini hanno firmato e che riguarda il progetto di riqualificazione di Piazza Bartolomeo Scala (conosciuta ai colligiani come PIazza Nova). «Dalla non risposta - scrivono i grillini sul proprio blog - si evince che il sindaco non ritiene opportuno rispondere (almeno secondo il vecchio adagio forma richiede forma) a una richiesta dei cittadini, dimostrando per altro la presa per i fondelli semantica verso la maggioranza di quelli che, a suo tempo, hanno sostenuto la sedicente lista civica, nome che farebbe presagire ad un rapporto di maggiore vicinanza con i cittadini ma che, ahinoi, non trova alcun risvolto nella realtà».

«Una domande - continuano - viene lecita: sono state date tramite incarico diretto tutte le fasi di progettazione di una piazza, senza che vi fossero delle specifiche da seguire? Detto in altre parole, è stata data carta bianca ad un architetto per il rifacimento di una delle Piazze più importanti e centrali di Colle? Se così fosse, rappresenterebbe un atto politico molto grave dal momento che si tratta di un bene pubblico, di tutta la cittadinanza, dato in mano ad un architetto con il potere di fare e disfare a suo piacimento (vogliamo rischiare un nuovo effetto Fabbrichina?)».

«E poi - scrive ancora il Movimento 5 Stelle di Colle -, quali sarebbero gli strumenti di partecipazione tanto auspicata, dopo che e’ stato presentato il progetto (non si capisce bene in quale fase)? Si fa un referendum? Questo o un altro strumento vincolerebbero la Giunta qualora si delineasse un risultato opposto a quello previsto dal progettista? Tutta una serie di delucidazioni che il Sindaco Canocchi si è ben guardato dall’affrontare. E se lui aveva ironicamente definito la nostra una “non interrogazione”, la sua “non risposta” apre ancora più dubbi di quanto non ne avevamo prima della presentazione dell’interrogazione stessa».

«Concludiamo - si legge sempre sul blog - dicendo che per vedere gli effetti di gestioni sbagliate di simili situazioni, basta andare a pochi metri dalla Piazza in questione: una voragine allagata forse vi rinfrescherà la memoria!».

Pubblicato il 5 aprile 2016

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