Casa Pound: «Intollerante è chi fomenta l'odio politico». Dall'associazione querele a chi l'accosta ai killer di Firenze
CasaPound Siena in risposta all'Assemblea Siena Beni Comuni: «Grazie alla tradizionale intelligenza della classe politica senese di fronte ad episodi come l'infame omicidio dei senegalesi fiorentini, a Siena la strumentalizzazione politica è rimasta limitata ai ghettizzati ambienti dell'estrema sinistra antifascista»
Dopo l'intervento dell'Assemblea Siena Beni Comuni, CasaPound Siena rendo nota la presentazione di una querele «nei confronti dei responsabili di dichiarazioni infamanti, che la accostano ai recenti fatti di Firenze e ad episodi discriminatori».
«Grazie alla tradizionale intelligenza della classe politica senese - si legge nella nota - di fronte ad episodi come l'infame omicidio dei senegalesi fiorentini, a Siena la strumentalizzazione politica è rimasta limitata ai ghettizzati ambienti dell'estrema sinistra antifascista, tanto amati dai senesi per lo spaccio di stupefacenti, la protezione di pluripregiudicati e per le piacevoli notti di Pantaneto, Duprè e Angiolieri».
«Rigettiamo ogni etichetta razzista o discriminatoria: lo dimostrano le nostre stesse attività - così dichiara Gabriele Taddei, responsabile provinciale per Siena di CasaPound Italia - quest'anno vediamo partecipare una ragazza marocchina al corso gratuito di chitarra, due ragazzi albanesi e uno tunisino tesserati e goleador della nostra squadra di calcetto, un'altra ragazza albanese frequenta i nostri corsi di pesistica, senza parlare delle nostre feste, cui partecipano persone di ogni razza e religione. CasaPound ha una Onlus, "Solidarité-Identités", impegnata con le minoranze del Kosovo, Karen in Birmania e le popolazioni del Kenya, e proprio ieri si è tenuta a CasaPound Roma una conferenza con i dirigenti della comunita cinese. Sabato a Bari la comunità senegalese ha incontrato la nostra sezione pugliese in una manifestazione di piazza, mentre è in programma un incontro con quella fiorentina».
«Questi sedicenti pacifisti antifascisti sono invece i diretti responsabili, condannati per circa 300 aggressioni ai militanti e assalti contro sedi di CasaPound in tutta Italia, fomentatori dell'odio politico e strumentalizzatori di ragazzi assassinati. Nell'assalto a CasaPound Pistoia i condannati in primo grado sono tutti appartenenti all'estrema sinistra, mentre a Siena gli unici attacchi a sfondo politico sono stati a senso unico con decine di danneggiamenti alla nostra sede, l'aggressione nei confronti della mia persona stessa e di nostre militanti aggredite da più persone presso il, finalmente chiuso, noto bar di Pantaneto e minacce di morte, tutte documentate dalle forze dell'ordine». Cpi termina con un appello alla popolazione: «Ghettizziamo i fomentatori di odio, basta con la politica degli anti».
Pubblicato il 20 dicembre 2011