Castelfiorentino, Giorgio Scaramuzzino in scena con 'Razza di Italiani!'

Scritto in collaborazione con l'ebraista Matteo Corradini, lo spettacolo affronta le leggi razziali e l'antisemitismo che caratterizzò l'epoca fascista, specialmente negli anni tra il '38 e il '45

 
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Giovedì 24 gennaio alle 21.00, e in replica per le scuole venerdì 25 alle 10.00, nella settimana che precede la Giornata della Memoria, si terrà al Teatro del Popolo di Castelfiorentino lo spettacolo di Giorgio Scaramuzzino "Razza di italiani! - Memorie di ebrei nell'Italia fascista", produzione del teatro dell’Archivolto con il Teatro Stabile di Genova.

Si affronta in tema attualissimo del rigurgito fascista. Scritto in collaborazione con l'ebraista Matteo Corradini, lo spettacolo affronta le leggi razziali e l'antisemitismo che caratterizzò l'epoca fascista, specialmente negli anni tra il '38 e il '45.

Si riflette sul dramma che il popolo ebraico ha vissuto in un tempo non molto lontano e che ancora si affaccia prepotentemente sulle cronache giornalistiche: l’antisemitismo. Scavando nella storia, soprattutto italiana, si cerca di capire le origini e lo sviluppo dell’odio razzista verso gli ebrei, attraverso le testimonianze dei sopravvissuti e di chi ha scelto di stare dalla parte dell’odio di razza. «Sì, perché anche noi italiani- spiega Scaramuzzino- abbiamo partecipato e favorito la persecuzione e lo sterminio di persone indifese e sole, spalleggiando e anche a volte anticipando i dettami del nazismo. Tema, questo, spesso e volentieri dimenticato e censurato nei testi scolastici. Voglio raccontare ai ragazzi con un messaggio forte– continua l’attore - che il fascismo non è una semplice idea politica, essere fascisti è essere criminali. Durante il fascismo sono state istituite le leggi razziali, abbiamo ucciso seimila ebrei, li abbiamo deportati. Sono pochissimi gli italiani che si sono ribellati a questo. Certo, c'è stato chi ha nascosto e difeso famiglie ebree, ma molti rimasero indifferenti, altri ancora aiutarono il regime a perpetrare il genocidio.Uno spettacolo che vuole ricordare che nella nostra costituzione sono molto chiari, tra gli altri, due concetti: è vietata la “Riorganizzazione del disciolto partito fascista” e che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, ecc.».

Giorgio Scaramuzzino, attore e regista, si è diplomato alla scuola di recitazione del Teatro di Genova. Si occupa di animazione nella scuola e di formazione degli insegnanti sull’educazione teatrale. Dal 1986 entra a far parte della Compagnia del Teatro dell’Archivolto di Genova. Attivissimo nell’ambito del teatro ragazzi ha tratto i suoi spettacoli dalle opere letterarie di Gianni Rodari, Stefano Benni, Erik Orsenna, Daniel Pennac e tanti altri. Riscuotendo sempre grande successo ed apprezzamento. A Rimini è ormai di casa dopo i successi di Come un romanzo dell’edizione 2011 di Mare di Libri, di Diario di un somaro portato in scena nel mese di marzo 2012 e Dentro gli spari, tratto dal romanzo di Silvana Gandolfi Io dentro agli spari e presentato in anteprima a Mare di Libri 2012. E’ stato ospite di Leggenda a Empoli nell’edizione 2018.

Per informazioni e biglietti

Teatro del Popolo
0571 633482 

Giallo Mare Minimal Teatro
0571 81629-83758
info@giallomare.it

Pubblicato il 22 gennaio 2019

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