Castelfiorentino, in scena Les Rois vagabonds per il secondo appuntamento del Festival dell’arte comica

Dopo il felice debutto della scorsa settimana, il Teatro del Popolo di Castelfiorentino sabato 1 aprile alle 21.00 ospita il secondo appuntamento del Festival dell’arte comica, in collaborazione con Teatro C’art e la direzione artistica di André Casaca

 
  • Condividi questo articolo:
  • j

Dopo il felice debutto della scorsa settimana, il Teatro del Popolo di Castelfiorentino sabato 1 aprile alle 21.00 ospita il secondo appuntamento del Festival dell’arte comica, in collaborazione con Teatro C’art e la direzione artistica di André Casaca. 

In scena "Les rois vagabonds" che presenteranno "Concerto pour deux clowns" con Igor Sellem e Julia Moa Caprez, tecnica Sacha Pinget, Florian Euvrard. 

Vivaldi, Strauss, Bach… Ma i musicisti sono clown. Uno dei capolavori assoluti del genere clown musicale, un magistrale esercizio stilistico di  drammaturgia per lo spettacolo che ha vinto il “Premio miglior spettacolo del 2013” ad Avignone. Una cascata di risate, dolcezza e bellezza, unite al virtuosismo musicale e acrobatico dei due protagonisti. Uno spettacolo indimenticabile, vera e propria pietra miliare del genere, che resta a lungo negli occhi e per sempre nel cuore.

Clown musicisti a meta fra tradizione e innovazione, poeti in azione. Mimo, acrobazie, musica per parlare un linguaggio universale che raggiunga grandi piccoli lasciandoli divertiti e  meravigliati. 

Da domenica 2 a martedì 4 aprile Igor Sellem e Julia Moa Caprez terranno anche un seminario sul clown per un  massimo di 16 allievi. Per informazioni contattare Teatro C‘art - tel. 0571629811 www.teatrocart.com 

Il festival si conclude sabato 8 aprile alle 21.00 con Casa de Tabua di e con Irene Michailidis e André Casaca, una produzione di Teatro C’art Comic Education.

Chi avrebbe mai detto che quella casa potesse andare cosi lontano. In una giornata iniziata come quella di ieri, non ci si poteva aspettare tanto. La cosa certa è che un’incontro importante arriva dopo un lungo viaggio e così è stato. Due Mondi. Lui con la sua casa viaggiante, lei con la sua casa sonora. Lui con il suo silenzio impacciato e morbido, lei con le sue abitudini precise e ritmiche. Il loro incontro davanti allo sguardo del     pubblico li rende ancora più assurdi, più fragili a tal punto che i martelli ballano per loro. Vedersi dalla terrazza ma non riuscire a trovarsi davanti alla porta, pulire casa, sognare, far colazione, darsi appuntamento sotto un lampione sopra una sedia e salutarsi. Casa de Tábua è un incontro inaspettato tra suono e gesto che rivela il lato comico dell’uomo nel quotidiano. Casa de Tábua è un luogo   assurdo ma per noi così reale, che se un giorno riprendessimo quel viaggio lo vorremo portare appresso proprio come le nostre case.

Pubblicato il 29 marzo 2017

  • Condividi questo articolo:
  • j
Torna su