Certaldo, dopo 16 mesi di attività chiude lo spaccio dell'associazione produttori agricoli

Nel merito alla cessazione dell'attività, l'assessore al commercio, Jacopo Arrigoni, ricorda come: «L'amministrazione comunale si era impegnata, fin dalla fine della passata legislatura, per creare tutte le condizioni per aprire uno spaccio agricolo di filiera corta: l'ottenimento del finanziamento regionale per l'avvio dell'attività, unitamente allo spazio centralissimo messo a disposizione con affitto calmierato, erano le condizioni migliori che si potevano dare a chi voleva cimentarsi in questa esperienza»

 
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La Giunta comunale rende noto che l'Associazione produttori agricoli ha cessato la propria attività di vendita di prodotti di filiera corta nello spaccio agricolo di via 2 giugno, angolo viale Matteotti, inaugurato l'11 ottobre 2014 e rimasto aperto fino alla fine di febbraio 2016.

Lo spaccio, pensato per sostenere i prodotti di “filiera corta” , era stato aperto grazie ad un contributo della Regione Toscana, e gestito dalla “Associazione produttori agricoli” che era il referente di circa 20 aziende toscane, che avevano risposto ad un invito rivolto in modo particolare a tutte le aziende di Certaldo e dell'Empolese Valdelsa. Lo spazio, la ex farmacia comunale di proprietà del Comune di Certaldo, era stata concessa dal Comune all'Associazione con un affitto a prezzo calmierato. Nello spaccio si trovavano in vendita prodotti agroalimentari sia freschi che confezionati. All'interno era presente anche un punto informazioni con materiale turistico.

Nel merito alla cessazione dell'attività, l'assessore al commercio, Jacopo Arrigoni, ricorda come: «L'amministrazione comunale si era impegnata, fin dalla fine della passata legislatura, per creare tutte le condizioni per aprire uno spaccio agricolo di filiera corta: l'ottenimento del finanziamento regionale per l'avvio dell'attività, unitamente allo spazio centralissimo messo a disposizione con affitto calmierato, erano le condizioni migliori che si potevano dare a chi voleva cimentarsi in questa esperienza. In tutti questi mesi, l'amministrazione ha sempre seguito le periodiche riunioni del Comitato di garanzia, lasciando però all'Associazione produttori agricoli quell'autonomia nella gestione dello spazio e dell'attività commerciale che era prevista».

«Nel prendere atto della conclusione di questa esperienza, ma anche dell'interesse e dell'impegno che tante aziende hanno dimostrato in questi mesi nel valorizzare i propri prodotti – conclude Arrigoni – l'amministrazione comunale rinnova la propria disponibilità a sostenere e supportare con gli strumenti che potranno essere disponibili le aziende locali, qualora da parte di un gruppo di queste venisse fuori un nuovo progetto di “filiera corta”. Se ci sarà un progetto supportato da un business plan sostenibile, con una strategia di vendita e di marketing che superino le criticità passate, l'amministrazione sosterrà le aziende che avranno voglia di investire in un nuovo progetto».

In merito allo spazio, la ex farmacia comunale, il vicesindaco con delega al bilancio, Francesco Dei, fa sapere che: «Considerato l'esito di questo progetto, il Comune valuterà la destinazione futura dei locali e l'eventuale alienazione da inserire nel piano che a breve la Giunta presenterà al Consiglio, propedeutico all'approvazione del bilancio, in maniera tale da reimpiegare quei proventi per finanziare le opere pubbliche necessarie».

Pubblicato il 4 marzo 2016

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