Certaldo e il Saharawi, un impegno trentennale umanitario per la pace e i diritti

E' dal 1975 che il popolo del Sahara Occidentale subisce l'ccupazione del Marocco, ed affronta una situazione di divisione forzata: una parte dell apopolazione vive nei territori del Sahara Occidentale occupati illegalmente dal Marocco, un'ltra nei territori liberati della Repubblica Araba Democratica Saharawi (RASD), mentre il resto della popolazione - come i bambini che sono oggi a Certaldo - vive in campi profughi nel deserto algerino nei pressi di Tindouf

 
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Partono oggi da Certaldo, dopo un soggiorno di quasi due settimane i bambini Saharawi, ospiti delle famiglie certaldesi che hanno potuto trascorrere una vacanza serena e interessante grazie al lavoro delle associazioni certaldesi in collaborazione con il Comune di Certaldo, che li ha anche ricevuti in forma ufficiale in Municipio con l'assessore alla Pace e cooperazione Clara Conforti e il sindaco Giacomo Cucini.

E' dal 1975 che il popolo del Sahara Occidentale subisce l'ccupazione del Marocco, ed affronta una situazione di divisione forzata: una parte dell apopolazione vive nei territori del Sahara Occidentale occupati illegalmente dal Marocco, un'ltra nei territori liberati della Repubblica Araba Democratica Saharawi (RASD), mentre il resto della popolazione - come i bambini che sono oggi a Certaldo - vive in campi profughi nel deserto algerino nei pressi di Tindouf. Il popolo saharawi chiede di poter esercitare quello che le Nazioni Unite hanno deciso già il 14 dicembre 1960 con la risoluzione n. 1514: il diritto all'utodeterminazione.

«Certaldo, grazie alla collaborazione delle associazioni e di famiglie e cittadini, permette ogni anno a questi bambini di trascorrere un periodo di vacanze e di serenità - spiega l'assessore Clara Conforti - questa esperienza è importante non solo per loro, ma anche per noi, per dare un messaggio concreto di pace, di solidarietà e di condanna delle situazioni di oppressione e violenza».

«Per il Comune di Certaldo ospitare i bambini del Saharawi è un impegno concreto possibile soprattutto in virtù delle associazioni che ringraziamo per il loro impegno - ha aggiunto il sindaco Giacomo Cucini - crediamo che oggi più che mai, in un mondo dove purtroppo c'è chi agisce per dividere i popoli mosso fa ideologie estremiste, azioni come questa siano importanti non solo per la concreta solidarietà ma per creare ponti umani tra realtà e culture diverse e come testimonianza di unità e fratellanza tra popoli diversi».

Otto le associazioni coinvolte nel progetto: Croce Rossa Italiana di Certaldo, Anthos, Misericordia di Certaldo, Sezione soci Coop Certaldo, Associazione promozione scambi interculturali, Auser, Associazione Cittadini Senza Confini, Spi-Cgil di Certaldo, Associazione Senegalese Certaldo.

Il progetto di accoglienza è stato coordinato da Eugenia Coscarella.

Durante il soggiorno i bambini hanno svolto molte attività a Certaldo e in gita nei dintorni e non solo, tra le altre cose hanno svolto un laboratorio con l'artista Gloria Campriani e un laboratorio di manipolazione dell'argilla con l'Associazione CABA di Sticciano e una lezione di tiro con l'arco con gli arcieri certaldesi.

Pubblicato il 17 luglio 2016

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