Certaldo, la Lega: ''Regolamento sui dehors urgente e nuove spese insostenibili''

Baldini e Palazzo: ''Giunta fuori tempo massimo''

 CERTALDO
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Sono passati tre mesi da quando la Commissione Statuto e Regolamento ha analizzato il nuovo Regolamento comunale sui dehors. Da allora, però, è silenzio assoluto dalla maggioranza: mancano poche settimane all'estate, e ora il tempo sta terminando, è urgente accelerare per dare agli operatori del settore uno strumento normativo aggiornato, chiaro e senza maggiori costi. Non è il momento di mettere le mani nelle tasche di chi porta lavoro a Certaldo".

Sono queste le parole dei Consiglieri comunali della Lega Damiano Baldini ed Eliseo Palazzo, in merito al ritardo dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento comunale sui dehors, il quale sta provocando non pochi problemi ad alcune attività del centro.

"Lo strumento è strategico per le attività del centro, perchè fondamentale per stabilire spazi e modalità di occupazione di suolo pubblico “permanente” nel territorio certaldese. Esiste una differenza importante tra occupazione di suolo pubblico “permanente” e “temporanea”. Infatti, in maniera molto semplificata, il canone di occupazione di suolo pubblico temporaneo viene pagato giornalmente sull’utilizzo dello spazio occupato, mentre l’occupazione permanente è una quota forfettaria che viene pagata per mezzo di un canone annuale, di gran lunga più conveniente rispetto al primo. Per questo motivo il ritardo dell’entrata in vigore sta comportando diversi problemi ad alcune attività del centro, le quali sono costrette ad usufruire delle concessioni “temporanee”, dato che le “permanenti” sono ancora bloccate in attesa dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento.

"Con la manovra di Bilancio 2022, lo Stato italiano aveva previsto l'esenzione dal pagamento delle occupazioni di suolo pubblico per le attività di somministrazione fino al 31 marzo, con lo scadere di questo termine, l’Amministrazione comunale, dal 1 aprile, ha previsto uno sconto del 70% per le medesime occupazioni. Il tutto si traduce nel pagamento del “solo” 30% del canone, ma in questo caso, essendo un’occupazione temporanea, quindi calcolata giornalmente, arriva fino a mille euro per sei mesi, rispetto alle poche centinaia di euro annue per un’occupazione permanente. Troppo oneroso per le piccole attività del centro che stanno finalmente ripartendo dopo gli ultimi due anni di Covid-19".

"Senza considerare che allo stato attuale, nel Regolamento, si prevede di impegnare le attività del centro con nuovi adeguamenti a colori e tipologie di dehors, alcuni dei quali potranno costare fino a 10 mila euro. Costi insostenibili in questo periodo per gli esercenti, che senza fondi ad hoc, certo non potranno sostenere nuove spese".

Non c'è più tempo da perdere: il Regolamento deve essere inserito all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale, affinché possa venir meno questa discriminazione che alcuni titolari stanno subendo. Colpevolmente la maggioranza ha deciso di non programmare per tempo, facendosi trovare impreparata e soprattutto impedendo uno sviluppo che ha sempre visti impegnati i cittadini in maniera volenterosa e con tanti sacrifici", concludono i due Consiglieri.

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Pubblicato il 20 maggio 2022

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