Quattro posti dove vedere un tramonto mozzafiato in Val d'Elsa

Diciamocelo: non restare incantati dai tramonti dei giorni scorsi è stato praticamente impossibile. Persino l'animo più cinico non potrebbe fare a meno di fermarsi un secondo per lasciarsi avvolgere dalla suggestione dei colori e da una sensazione di pace e armonia. Per i veri appassionati, alla ricerca del punto più alto o con la vista migliore, ecco qui quattro luoghi in Val d'Elsa da cui poter ammirare un tramonto mozzafiato

 
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Diciamocelo: non restare incantati dai tramonti dei giorni scorsi è stato praticamente impossibile. Persino l'animo più cinico non potrebbe fare a meno di fermarsi un secondo per lasciarsi avvolgere dalla suggestione dei colori e da una sensazione di pace e armonia. Per i veri appassionati, alla ricerca del punto più alto o con la vista migliore, ecco qui quattro luoghi in Val d'Elsa da cui poter ammirare un tramonto mozzafiato.

1 - Mensano, Casole d'Elsa

Dal punto più alto della piccola frazione di Casole d'Elsa, il panorama è così bello e vasto che, se il tempo lo permette, si può vedere anche il mare. Il piccolo borgo valdelsano si affaccia infatti su uno strapiombo roccioso che si apre alle Colline Metallifere, offrendo una visuale meravigliosa. Le origini di Mensano risalgono al periodo alto-medievale, ma è ricordato per la prima volta, secondo quanto scritto da Emanuele Repetti in in Dizionario geografico fisico storico della Toscana, nel 972. menzionando la Chiesa intitolata a Santa Maria, ormai perduta. Nel corso del tempo, è passato in mano dai senesi, poi fiorentini e poi di nuovo i senesi, dopo la Battaglia di Montaperti (1260). Nel 1833 contava 511 abitanti.

2 - Torre di Casa Boccaccio, Certaldo

Visitanto la Casa di Boccaccio, nella città del grande letterato certaldese, è possibile anche accedere alla torre e poter godere in questo modo del panorama e ammirare le colline valdelsane. Durante il tramonto, l'atmosfera si fa ancora più suggestiva, con le luci rosate che colorano di mille sfumature le abitazioni del borgo. Gli orari di apertura variano a seconda dei periodi dell'anno. La Casa di Boccaccio è aperta da aprile a ottobre tutti i giorni dalle 9.30-13.30 e 14.30-19.00; da novembre a marzo tutti i giorni tranne il martedì con orario 9.30-13.30 e 14.30-16.30. Per maggiori informazioni: www.casaboccaccio.it

3 - Torre Grossa, San Gimignano

Se si parla di torri, non si può certo non nominare San Gimignano. Dalla Torre Grossa, che coi suoi 54 metri è la più alta della città turrita, è impossibile non lasciarsi incantare dal paesaggio mozzafiato. Insomma, vale la pena dei duecentodiciotto gradini. Fu iniziata nel 1300, ma la sua costruzione venne portata a temine soltano 11 anni dopo. Sulla cima è presente una cella campanaria circondata da un camminamento protetto da parapetto. La torre è visitabile con lo stesso biglietto del Museo Civico. Per maggiori informazioni: www.sangimignanomusei.it

4 - Santuario della Pierina, Montaione

Se dalla località Iano si segue la strada che porta a Palagio e si svolta a sinistra sulla ripida strada in salita, si arriva al Santuario della Pietrina. Il Santuario sorge dove nel Medioevo si trovava l'omonimo castello, che un tempo si chiamava "della Pietra". Fino a poco tempo fa vi si trovava un dipinto della Madonna col Bambino del pittore senese Bartolo Di Fredi (1353-1410), allievo di Simone Martini, oggi conservato nel palazzo vescovile di Volterra. Si tratta di un'opera così importante che nel 1988 il vescovo Vasco Bertelli consacrò la chiesa come santuario. Oggi è possiblie visitarlo, con le torri diroccate e un piccolo presepe permanente. I più coraggiosi dovrebbero avventurarsi, da lì, alla parete rocciosa di 50 metri poco distante, la Falesia Masso del Becco, imperdibile per gli appassionati di climbing.

Pubblicato il 28 febbraio 2019

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