Cioccolatini artigianali: i 3 cioccolatini più apprezzati in Italia

Dal dolce al salato sono tantissime le leccornie italiane per le quali tutto il territorio nazionale è conosciuto nel mondo

 CIOCCOLATINI ARTIGIANALI
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Ma se si fa riferimento al mondo dolciario e più nello specifico ai cioccolatini, sono in particolare tre i piccoli gioielli della cultura culinaria italiana, che primeggiano su qualsiasi altro, ovvero i gianduiotti, i cremini e i tartufini. Ciascuno di essi cela una storia particolare, ricca di dettagli, che nel corso degli anni ha permesso ad ogni cioccolatino di reggere il resto della concorrenza. Ad oggi, questi prodotti sono ancora gettonatissimi, un chiaro esempio sono i cioccolatini gianduiotti Venchi, conosciuti e apprezzati da tutti gli italiani.

I 3 cioccolatini più apprezzati d’Italia… e non solo!

 I gianduiotti

Per omaggiare una persona o semplicemente per dedicarsi un momento goloso a fine pasto, i gianduiotti sono gli alleati perfetti.

La loro forma ricorda una barca rovesciata e sono realizzati interamente in cioccolato gianduia, prodotto tipico della città di Torino, dove spopolò intorno al 1826, quando in una fabbrica di dolci cittadina venne realizzato un macchinario capace di miscelare acqua, cacao, zucchero e vaniglia, ovvero gli ingredienti originari del gianduiotto.

Con l’arrivo del blocco continentale causato da Napoleone, si ebbe una carenza di cacao, che portò alla rivisitazione della ricetta dei gianduiotti, miscelando la nocciola al cacao. È così che avvenne la nascita del comune gianduiotto, il primo cioccolatino a essere incartato singolarmente

Il cremino

 Altro cioccolatino d’eccellenza italiana è il cremino, inventato nella seconda metà del XIX nella città di Torino all’interno di una liquoreria. Il cremino piemontese, però, raggiunse la sua popolarità solo intorno al 1911 grazie a un concorso fra alcuni cioccolatieri italiani per l’uso di un cioccolatino a scopo pubblicitario. Soltanto alcuni anni dopo questo concorso si ottenne il permesso di vendere liberamente questo cioccolatino, destinato poi a diventare un classico della tradizione. Nel corso del tempo il cremino piemontese è stato spesso rivisitato rispetto alla sua ricetta originaria, grazie all’abilità e alla creatività che contraddistinguono ogni artigiano del cioccolato.

Il tartufino

Ultimo ma non per importanza, il tartufino, simbolo culinario degli anni ’80 e ’90, che cominciò il suo esordio nel XVI secolo per merito della duchessa Caterina di Spagna, che lo  fece scoprire alla corte dei Savoia. Solo alla fine del 1800 però, si ebbe la vera nascita del cioccolatino tartufo conosciuto come nei tempi attuali, per mano di Nadia Maria Petruccelli, che rimanendo a corto di materie prime in cioccolateria, fece nascere un dolce con prodotti di scarto. Ecco quindi che la forma irregolare ottenuta, arrivò a ricordare il prezioso fungo piemontese, ovvero il tartufo di terra.

A quel tempo il tartufino era un dolcetto dal cuore di cioccolato e panna, ricoperto da cacao in polvere, dall’esterno irregolare e ruvido.

In conclusione, è possibile dire che nessuno dei cioccolatini italiani più famosi è privo di storia, tanto che tutt’oggi vengono ricordati non solo per il loro sapore sopraffino ma anche per il loro percorso di nascita e realizzazione. Ancora una volta l’Italia sa regalare gioie sia al palato che alla vista.

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Pubblicato il 14 ottobre 2021

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