Colle di Val d'Elsa, M5S sui tigli di Piazza Bartolomeo Scala: «Una mezza vittoria»

«Questa nostra perseveranza in sede istituzionale e la fondamentale pressione da parte della cittadinanza - si legge ancora sul blog - hanno fatto sì che, a differenza del progetto iniziale che prevedeva l’abbattimento di tutte le piante, il nuovo progetto venisse basato su linea guida che garantissero il “Mantenimento delle alberature, ove possibile”. [...] Questa soluzione finale ci è sembrata ragionevole per due motivi»

 
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Il Movimento 5 Stelle di Colle di Val d'Elsa risponde alle accuse ricevute sui social in merito alla questione dei tigli di Piazza Bartolomeo Scala. Lo fa con un post sul proprio blog, in cui scrive: «Noi del MoVimento 5 Stelle ci siamo sempre battuti in Consiglio Comunale e in piazza a fianco dei cittadini, per il non abbattimento di alcuno dei 7 rigogliosi tigli che creano un polmone naturale nel bel mezzo della nostra città».

E in effetti, anche sul nostro giornale online, sono numerosi gli articoli in cui si riporta la posizione presa dai grillini sul progetto che ha fatto a lungo discutere la comunità colligiana. A partire da quel perentorio "I tigli non si toccano" di due anni fa. Il progetto iniziale, presentato in Regione nel 2015, è stato rivisto, grazie anche alla pressione e alla mobilitazione dei cittadini stessi. Gli alberi che verranno tagliati infatti sono diventati 2, anziché 7, e saranno sostituiti con nuove piante.

«Questa nostra perseveranza in sede istituzionale e la fondamentale pressione da parte della cittadinanza - si legge ancora sul blog - hanno fatto sì che, a differenza del progetto iniziale che prevedeva l’abbattimento di tutte le piante, il nuovo progetto venisse basato su linea guida che garantissero il “Mantenimento delle alberature, ove possibile”. [...] Questa soluzione finale ci è sembrata ragionevole per due motivi: il primo è la preservazione di gran parte delle piante, a differenza di quanto veniva previsto inizialmente; il secondo motivo è che volevamo evitare che una posizione troppo dura e radicale potesse portare ad un abbattimento più massiccio degli alberi e ad un prolungamento dei tempi che non avrebbe forse giovato agli interessi della cittadinanza. Pertanto, noi abbiamo agito in piena trasparenza e buona fede, pensando in primis al bene dei tigli, degli abitanti e dei commercianti».

Infine il Movimento 5 Stelle ci tiene a chiarire un punto importante, sulla propria responsabilità e il proprio potere decisionale: «Il nostro ruolo in consiglio comunale è quello di fare opposizione, per di più con un solo consigliere, e questo ci reclude a non avere alcun ruolo decisionale. Ciò che noi possiamo fare è invitare alla partecipazione, informare i cittadini e vigilare sulle decisioni che vengono prese dalla maggioranza, spesso nostro malgrado. Dire che noi avremmo agito in altro modo non avrebbe comunque cambiato il corso degli eventi: la riqualificazione di Piazza Nova è stata considerata inevitabile dall’amministrazione e ciò che noi abbiamo cercato di fare è stato limitare il più possibile gli eventuali danni. Pertanto, seppur con i dovuti  dubbi sulla malattia degli alberi (come avevamo sottolineato in un nostro precedente comunicato), consideriamo una mezza vittoria l’aver contribuito a salvare 5 alberi su 7».

«Inoltre - aggiungono i grillini - vogliamo smentire la versione dei fatti descritta in un articolo di giornale odierno in cui si parla di “due anime del movimento” in conflitto tra loro sulla questione dei tigli: l’anima del MoVimento è una sola e si batte per l’interesse dei cittadini e dell’ambiente, come spiegato sopra. Il giornalista che scrive l’articolo probabilmente intende come fantomatica “seconda anima” alcuni interventi sui social di alcuni ex componenti del nostro gruppo, pur essendo consapevole della loro fuoriuscita, rimarcata più volte anche dagli stessi ex attivisti. La tecnica giornalistica del sollevare il polverone, alimentare la polemica e immettere la pulce nell’orecchio su inesistenti spaccature all’interno del movimento colligiano è tipica in certi ambienti, soprattutto vicino alle elezioni, a dimostrazione di quanto certo giornalismo sia finalizzato in gran parte alla propaganda e non all’informazione».

«Infine - termina il post -, chiunque voglia insinuare che la nostra posizione sia dettata da interessi personali o da collusioni con il potere non ha ben presente, forse per scarsa partecipazione alle sedute pubbliche a cui abbiamo sempre presenziato, che le nostre azioni sono sempre state trasparenti e visionabili da chiunque, sia in sede di consiglio che di commissione consiliare».

Pubblicato il 5 febbraio 2018

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