Colle di Val d’Elsa, ripristinato l’orario autunnale alla biblioteca. Ma qualcosa non torna
La notizia del pensionamento di una dipendente, infatti, non è stata di certo improvvisa. Ne parlavamo persino noi in un articolo di inizio luglio, quando l’Amministrazione avrebbe avuto presumibilmente tutto il tempo per pensare a una soluzione alternativa e comunicarla tempestivamente ai cittadini, senza che questi manifestassero il proprio dissenso sui social o che il Pd presentasse una mozione da discutere al prossimo consiglio comunale. La soluzione che è stata trovata, infine, è quella definitiva?
«La situazione della biblioteca Comunale Braccagni di Colle è sotto controllo e non c'è stato e non ci sarà alcun ridimensionamento. Ci siamo trovati di fronte ad una situazione di emergenza a causa di un imprevisto e pertanto per soli tre giorni la biblioteca ha viaggiato a ritmo ridotto. La biblioteca è una delle priorità per l'amministrazione comunale di Colle di Val d'Elsa: ciò è testimoniato anche dall'inserimento di risorse all'interno del bilancio 2018 per la progettazione della nuova biblioteca. L'intervento della giunta è stato immediato così da dare la possibilità di andare a coprire le ore necessarie e garantire l'orario di apertura invernale come lo scorso anno». È questa la nota ufficiale della Giunta Comunale di Colle di Val d'Elsa, inviata pochi giorni fa, riguardo alle polemiche scaturite con tanto di prossima mozione in consiglio comunale da parte delle forze politiche di opposizione.
Dunque l’orario della biblioteca comunale è di nuovo tornato alla normalità. Ma qualcosa non torna.
La notizia del pensionamento di una dipendente, infatti, non è stata di certo improvvisa. Ne parlavamo persino noi in un articolo di inizio luglio, quando l’Amministrazione avrebbe avuto presumibilmente tutto il tempo per pensare a una soluzione alternativa e comunicarla tempestivamente ai cittadini, senza che questi manifestassero il proprio dissenso sui social o che il Pd presentasse una mozione da discutere al prossimo consiglio comunale. La soluzione che è stata trovata, infine, è quella definitiva? Perché per sopperire al problema sono state mandate due dipendenti comunali dall’ufficio cultura, rispettivamente con 18 e 24 ore settimanali. Deve trattarsi chiaramente di una situazione “tampone”, altrimenti dovremmo pensare che in biblioteca, “una delle priorità dell’amministrazione”, possa lavorare chiunque. E poi che succederà?
Alessandra Angioletti
Pubblicato il 17 settembre 2017