Colligiano apre studio legale a Barberino

Marco Nencini, classe 1992, ha deciso di mettersi in proprio ed aprire uno studio legale a Barberino

 MARCO NENCINI
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Marco Nencini, colligiano di nascita, classe 1992, ha deciso di mettersi in proprio ed aprire uno studio legale a Barberino. Non si è lasciato scoraggiare dalla pandemia ed ha inseguito il sogno che aveva fin da piccolo, quello di fare l’avvocato.

Nencini, anche in tempo di pandemia ha deciso di aprire uno studio, come mai questa scelta?

«Il mio sogno è sempre stato quello di svolgere la professione forense. Questa pandemia ha richiesto a tutti noi molti sacrifici, ma non ho mai permesso che limitasse le mie aspirazioni per il futuro e con tutte le cautele del caso ho dato avvio al mio progetto, che avevo già in mente ancora prima di aver superato l’esame di abilitazione. C’è bisogno di ottimismo in questi tempi duri ed ho colto l’occasione che mi si è presentata, adesso sta a me sfruttarla nel migliore dei modi».

Oggi crede sia difficile per un giovane ottenere ciò che ha raggiunto lei e riuscire ad aprire qualcosa in proprio?

«Noi giovani siamo più che determinati! Le difficoltà, ovviamente, sono molte, così come i sacrifici da fare per raggiungere i propri obiettivi. I costi e le spese per aprire un’attività sono tanti, ma l’idea di avere un qualcosa di proprio è sicuramente una motivazione molto forte».

Perché Barberino? Lei è colligiano, non è vero? 

«Io sono colligiano, ma frequento Barberino ormai da più di dieci anni ed ho avuto modo di osservare come questo sia un paese fiorente e ricco di attività, soprattutto dopo l’unione comunale con la vicina Tavarnelle. La possibilità di aprirmi al versante fiorentino della Valdelsa e di conoscere più a fondo una realtà che mi ha sempre attratto mi hanno portato a questa scelta».

Cosa vuol dire essere avvocato per lei?

«L’avvocato esercita un servizio di pubblica necessità. La difesa in qualsiasi tipo di procedimento è un diritto fondamentale garantito a tutti dalla Costituzione. Svolgere questa professione vuol dire entrare in contatto in prima persona con quelli che sono i problemi della gente e darsi da fare per tutelare i loro diritti. La serietà di un professionista forense si vede, oltre che dalla preparazione giuridica, anche dalla capacità di rapportarsi con i problemi di ognuno».

Lodovico Andreucci

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Pubblicato il 29 aprile 2021

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