Concerto di Carnevale con l'Ort a Castelfiorentino. Sabato 13 febbraio dirige il maestro Timothy Brock

Sabato 13 febbraio alle 21 il Teatro del Popolo di Castelfiorentino si mette in maschera per il Concerto di Carnevale dell'Orchestra regionale della Toscana diretta dal maestro Timothy Brock. L'America di Vincent Minnelli e Jerry Lewis, la poesia di Federico Fellini, l'animazione di Walt Disney: il grande Cinema per il Carnevale dell'ORT

 
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Sabato 13 febbraio alle 21 il Teatro del Popolo di Castelfiorentino si mette in maschera per il Concerto di Carnevale dell'Orchestra regionale della Toscana diretta dal maestro Timothy Brock.  L'America di Vincent Minnelli e Jerry Lewis, la poesia di Federico Fellini, l'animazione di Walt Disney: il grande Cinema per il Carnevale dell'ORT. 

Ospite più volte per il consueto concerto del 25 aprile (da alcuni anni destinato al genere cinematografico muto), sale sul podio dell'ORT l'americano Timothy Brock, festeggiando il Carnevale con alcuni brani che hanno fatto la storia del Cinema nella seconda metà del '900.Sul palco con Brock anche i ragazzi dell'Orchestra del Conservatorio “Cherubini” e dell'Orchestra dell'Istituto "Franci" di Siena che si uniscono ai professori dell'ORT: per gli studenti un'occasione preziosa di far pratica professionale e di imparare qualche trucco del mestiere. 

La serata all'insegna del Grande Cinema, si apre con due brani dell'americano George Gershwin. Il primo, Cuban Overture fu scritto nel 1932, in seguito ad un breve viaggio all'Avana, dopo aver fatto una gran scorpacciata di ritmi caraibici (dall'isola portò a casa diverse percussioni come claves, bongos e maracas, inserendole in organico, da cui dipende il perfetto funzionamento del pezzo). Antecedente all'ouverture è il secondo pezzo, Un'americano a Parigi, scritto nel 1928 al ritorno del suo soggiorno nella capitale francese. Il brano vuole raffigurare in note il giro di un turista yankee per vie e locali parigini con uno stile a metà tra l'autentico swing e la percezione graffiante europea del jazz. Brano che divenne nel 1951 la colonna sonora dell'omonimo film diretto da Vincent Minnelli con Gene Kelly e Leslie Caron. Altro pezzo, altro film, con The Typewriter (1950) di Anderson, diventato celebre grazie alla pantomima di Jerry Lewis su una macchina da scrivere immaginaria del film Dove vai sono guai! (1963) di Frank Tashlin. Dagli Stati Uniti alla macchina da presa di Federico Fellini, coronata dall'arte musicale di Nino Rota. 

La loro collaborazione che durò ben 17 anni si basava, oltre al comune interesse per l'esoterismo, sul candore stupefatto con cui osservavano il mondo, il che permetteva loro di intendersi quasi senza fiatare. La strada (1954), divenne nel 1967 un balletto per La Scala (destinato a Carla Fracci) in cui Rota rielaborò le musiche del film e ne creò di nuove per mettere in rilievo la psicologia dei personaggi. A chiusura, la celebre riscrittura di Rimskij-Korsakov (1886) di Una notte sul monte Calvo del compositore russo Musorgskij. Nel 1940 il brano venne riorchestrato dal direttore russo-americano Leopold Stokowski per il film Fantasia. La composizione venne inserita nella colonna sonora del famoso film di animazione di Walt Disney per chiudere il programma, riprendendo uno dei suoi temi più classici: lo scontro tra il bene e il male. Esso venne celebrato nel contrasto tra notte e giorno, dove la notte è dominata da un gigantesco demone che si circonda di creature diaboliche e anime di defunti.

Per informazioni Teatro del Popolo 0571 633482 o Giallo Mare Minimal Teatro 0571 81629.

Pubblicato il 8 febbraio 2016

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