Il settore delle connessioni Internet è in costante evoluzione. L’introduzione della fibra ottica ha rappresentato il principale cambiamento in tal senso, dal momento che ha avviato un sostanziale processo di rinnovamento dei sistemi e delle infrastrutture, finalizzato alla progressiva sostituzione dei vecchi apparati con i cablaggi in rame (le linee ADSL). In attesa che il passaggio ai sistemi che sfruttano la fibra ottica sia completato su tutto il territorio nazionale, vengono adottate anche soluzioni ‘miste’, che sfruttano due tecnologie diverse, integrate tra loro. Una di queste è rappresentata dalle connessioni FWA: in questo articolo vediamo di cosa si tratta, come funzionano e quali vantaggi offrono all’utenza.

Cos’è una connessione FWA e come funziona

La sigla FWA, acronimo di “Fixed Wireless Access”, indica un sistema di connessione misto, che utilizza cablaggi in fibra ottica per portare il segnale internet ad un’antenna radio base. Gli utenti che sottoscrivono un contratto di fornitura per un servizio di questo tipo ricevono un apposito dispositivo di ricezione (un modem), in grado di captare e decodificare il segnale emesso dall’antenna radio (per mezzo delle reti 4G o 4G+) e fungere quindi da access point per la rete internet. L’installazione può essere effettuata sia all’interno che all’esterno della casa, a seconda della copertura garantita dal provider; va inoltre tenuto presente come la stabilità della connessione possa risentire della presenza di eventuali ostacoli fisici nei dintorni dell’abitazione. Gli altri fattori che incidono sulla velocità di connessione sono la pulizia del segnale radio e il grado di saturazione dell’antenna trasmittente.

Per quanto riguarda le quote di mercato, come riportato dall’Osservatorio sulle comunicazioni n.4/2021 pubblicato dall’AGCOM, a settembre 2021 gli accessi alla rete internet tramite sistemi FWA sono stati 1,68 milioni, ovvero il 16,6% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato testimonia come l’utenza sia sempre più interessata a questo tipo di soluzione, proposta dai maggiori operatori del settore. Sono numerose, infatti le offerte FWA disponibili sul mercato; per individuare quelle più convenienti e che meglio si adattano alle proprie esigenze, è consigliabile affidarsi ad un portale specializzato come Zorro.it, un pratico comparatore di offerte online mediante il quale scovare rapidamente l’offerta più vantaggiosa.

I vantaggi delle reti FWA

La crescente diffusione dei servizi di connessione mediante reti FWA (a settembre 2021 costituiva l’8,5% delle quote di mercato) è dovuta non solo all’ammodernamento delle infrastrutture preesistenti ma anche ad alcuni vantaggi di cui possono usufruire gli utenti.

Il sistema FWA, infatti, consente di portare connessioni a banda larga e ultralarga anche in luoghi difficili da raggiungere con i collegamenti in fibra ottica (per problemi di tipo tecnico e logistico). In altre parole, è possibile avere connessioni da 30 Mbps (banda larga) o 100 Mbps (banda ultralarga) anche nelle zone di montagna, nelle aree rurali e scarsamente popolate, riducendo in maniera significativa il gap digitale con le aree ad elevata urbanizzazione.

Gli apparati di connessione FWA, in aggiunta, sono contraddistinti anche da una serie di vantaggi di natura tecnica. Come spiega Francesco Troisi (ingegnere ed ex direttore generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica e di Radiodiffusione del Ministero dello Sviluppo Economico), in un paper intitolato “Il ruolo del Fixed Wireless Access in Italia e nel resto del mondo per lo sviluppo della banda larga”, gli accessi punto-punto utilizzati nelle reti FWA “presentano il vantaggio di essere realizzabili più rapidamente rispetto ai collegamenti in fibra ottica, di essere meno costosi e di essere scalabili” oltre ad essere in grado di “coprire fino a 3 Km di distanza offrendo una capacità fino a 75 Mbps”. Ciò implica che per sistemi di trasmissione di questo tipo vi sia ancora molto spazio “sia in termini di aree dove è applicabile, sia in termini di frequenze assegnabili in ambito della politica di gestione dello spettro”.

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Pubblicato il 29 marzo 2022