Crimini informatici raddoppiati in Toscana: come difendersi

Aumentano i crimini informatici in Toscana. Secondo una ricerca condotta dalla DAS, la suddetta regione si trova attualmente in nona posizione per quanto concerne i crimini informatici denunciati alla polizia: ma ciò che preoccupa è il fatto che il numero delle suddette denunce sia raddoppiato, portando ad una media di una denuncia per crimini informatici ogni 378 abitanti, superiore alla media nazionale con una denuncia ogni 390 cittadini

 
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Aumentano i crimini informatici in Toscana. Secondo una ricerca condotta dalla DAS, la suddetta regione si trova attualmente in nona posizione per quanto concerne i crimini informatici denunciati alla polizia: ma ciò che preoccupa è il fatto che il numero delle suddette denunce sia raddoppiato, portando ad una media di una denuncia per crimini informatici ogni 378 abitanti, superiore alla media nazionale con una denuncia ogni 390 cittadini. Fra truffe online e furto di dati sensibili, oggi sono gli smartphone ed i tablet a rappresentare la porta d’ingresso per gli hacker: basti pensare alla violazione dei server cloud che hanno recentemente portato alla diffusione delle foto private di molte VIP italiane. Ma è possibile difendersi?

Quali sono i principali crimini informatici?

C’è un detto che recita: conosci il tuo nemico. E per i crimini informatici ed i tentativi di truffa questa massima vale più che mai. Ma quali sono i crimini più diffusi sulla rete? Innanzitutto l’hacking vero e proprio, che si verifica quando un malintenzionato conquista l’accesso al sistema operativo di un dispositivo, sia esso mobile o desktop. A seguire troviamo il phishing, ovvero la simulazione di email bancarie che spesso spingono il malcapitato ad accedere al proprio account tramite queste pagine esca, che rubano immediatamente i dati provocando danni incalcolabili e furti di migliaia di euro. Poi, ecco lo spamming: l’invio di messaggi di posta pubblicitari non richiesti. Infine, due delle piaghe più scottanti che si annidano nella rete: il cyberbullismo, spesso veicolato tramite i social network, e la pedofilia online, che vede molti criminali tentare di adescare minori via Internet. Come difendersi?

Come difendersi dai crimini informatici?

Il primo passo per proteggere i propri dati e per evitare intrusioni indesiderate all’interno dei propri smartphone, è evitare di connettersi alle reti Wi-Fi pubbliche e agli hotspot, dato che non esiste alcun protocollo di sicurezza e dunque ogni dato può essere catturato da chiunque. Se dunque siete degli “Heavy User” di internet sul telefono, meglio cercare le offerte di telefonia mobile come quelle di Kena Mobile, che sono pensate per chi usa soprattutto internet sullo smartphone evitandovi così di dover usare wi-fi pubblici in caso di necessità. Inoltre, è sempre il caso di installare un anti-virus aggiornato: questo per evitare che nuove minacce come i ransomware possano criptare i nostri file e sottoporli ad un riscatto in denaro. Inoltre, è anche possibile intervenire a livello di hardware, ovvero sostituendo il vecchio router con un device di ultima generazione, in grado di bloccare il traffico in entrata proveniente da fonti e IP sospetti.

Altri consigli per difendersi dagli hacker

Mai e poi mai sottovalutare il pericolo che si nasconde in rete quando navighiamo: prima di visitare siti che non conoscete e dei quali non sapete se potete fidarvi, controllate che siano protetti dalla connessione HTTPS e in ogni caso tenete sempre attivo il vostro anti-virus, così da bloccare eventuali pagine contenenti codice dannoso. Poi, cambiate periodicamente le vostre password così da minimizzare i rischi, e utilizzate anche caratteri speciali e alfanumerici. Per concludere, evitate sempre e comunque di scaricare file che non conoscete – soprattutto se eseguibili – e mantenete una copia di sicurezza dei vostri dati all’interno di device esterni come le pennette USB e gli HDD.

Pubblicato il 6 settembre 2017

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