Da Lunedì 8 Giugno riprendono le lezioni di strumento e canto a ''ColleSuona'' Centro Studi Musicali

In seguito all'Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale N° 59 del 22 Maggio 2020, si è aperta formalmente la possibilità di poter riaprire i corsi e le lezioni individuali di strumento e canto per tutte le associazioni culturali

 COLLE DI VAL D'ELSA
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Ma non tutte hanno deciso di riaprire, considerata la fine dell’anno accademico alle porte e gli importanti costi di messa in atto delle norme igienico-sanitarie Anti-Covid necessarie. 

Il Centro Studi Musicali ColleSuona, certo di poter garantire la massima sicurezza, decide di riaprire le porte delle sue aule e di prorogare l’anno accademico sino al 31 Agosto così da soddisfare le richieste dei suoi allievi desiderosi di riprendere le lezioni in presenza con i propri docenti, e dando risposta alle domande di una nutrita schiera di persone che, complice il lockdown, hanno deciso di dare sfogo al desiderio di imparare a suonare uno strumento. 

Della decisione, avvenuta dopo un confronto con l'Amministrazione Comunale di Colle Val D’Elsa, il Prefetto di Siena e altre associazioni musicali delle provincie di Siena, Firenze, Pisa e Livorno per definire delle linee guida condivise in materia di misure Anti-Covid, certamente coraggiosa dal momento che ColleSuona è interamente autofinanziata e non riceve alcun contributo esterno, ha voluto dare  spiegazione il Direttore Artistico Natascia Naldini, in una lettera aperta ai soci-allievi e alla cittadinanza colligiana apparsa sui social dell’Associazione:

"In qualità di Direttore, sento di dover esternare ai nostri soci la serie di riflessioni che ci ha portato alla decisione di riaprire la scuola nel mese di Giugno.
Le domande che ci siamo posti in questo periodo sono molte e siamo certi che molte di queste se le saranno poste anche i nostri soci: siamo a fine anno, proveniamo da mesi psicologicamente molto pesanti, per i più le lezioni online hanno dimostrato una buona, a volte inaspettata efficacia, in sede ci sarà sicuramente più caldo, ci saranno da rispettare le norme di sicurezza, alla fine fare lezione da casa è più comodo, quindi: non è meglio continuare online e/o riprendere a Settembre?
Tutte riflessioni più che legittime, ma tutte ignorano un elemento fondamentale, almeno per noi musicisti; dal punto di vista del rapporto con la Musica, è stata una vita che vorremmo continuasse quella vissuta in questi mesi?
Se penso ad un anno fa, quando la gran parte dei nostri docenti era impegnata in meravigliosi progetti artistici e concerti, quando i gruppi di musica d'insieme e gli allievi, a classi miste, stavano concludendo la preparazione dei Concerti Finali, quando tutti i ragazzi e gli adulti dei Laboratori Corali stavano dando gli ultimi ritocchi ai loro repertori, quando i Saggi si avvicinavano e assieme ad essi quell'ansia che si scioglie nell'applauso al termine dell'esecuzione, quell'applauso che spesso fissa per sempre tali momenti nella memoria di ognuno, ecco, quando ho pensato a tutto questo mi ha assalito il timore che questo periodo di lockdown ci avesse assuefatto ad un surrogato di ciò che normalmente è suonare, ascoltare e vivere la musica. Sostengo che questo lockdown abbia fatto leva sugli aspetti più autistici di ognuno, sulla tendenza ad isolarsi, a ripiegarsi nella stessa routine domestica, a rifugiarsi nei feticci della socialità come la tv ed internet. Sostengo che questo lockdown ci abbia insegnato che si può vivere con molto meno, con poco in realtà, e che questo insegnamento abbia però ha una doppia faccia: ci ha fatto riscoprire la semplicità, la casa, il tempo con la famiglia, la gioia del pasto preparato e consumato insieme, con calma; appunto, la condivisione! Ma questo insegnamento ci ha fatto anche erroneamente percepire che si possa rinunciare ad una grande varietà di cose delle quali invece, nessuno si dovrebbe privare. Lo stupore, lo sbigottimento, la meraviglia che si provano di fronte alla Bellezza, quando la si contempla in un quadro, nella forza di una pennellata, in una azione scenica, nella tensione sul volto di un attore, in un aria, nell'azione appassionata e precisa di un musicista, e quando soprattutto la si crea. Noi non abbiamo potuto creare Bellezza. Non abbiamo potuto suonare insieme, non abbiamo potuto ascoltare il vero timbro degli strumenti, della voce, non ci siamo potuti guardare negli occhi, darci un cenno per l'esecuzione, farci un sorriso d’intesa; non abbiamo potuto godere della condivisione del Bello, del piacere che deriva dal vivere insieme un momento di estasi grazie alla musica.
La Felicità non è vera se non è condivisa ed essa non può sussistere senza la Bellezza.
Perciò ripartiamo, più in fretta che si può, con l'impeto di chi ancora vuole stupirsi".

Il Centro Studi Musicali “ColleSuona” riprende le sue attività didattiche e si può ricevere informazioni in merito contattando la segreteria al numero 349-2613135 oppure all’indirizzo e-mail collesuona@live.com.

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Pubblicato il 7 giugno 2020

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