Dove si può lavorare con la qualifica di sommelier?
Gli sbocchi professionali tra cui scegliere alla fine di un corso per sommelier sono molteplici, in Italia ma anche all'estero
Concluso il Corso sommelier e ottenuto il relativo attestato, arriva il momento di capire dove e come si può spendere questo titolo nel mondo del lavoro: gli sbocchi professionali tra cui scegliere sono molteplici, ma ciò non vuol dire che sia sempre facile avere una carriera di successo. Volendo, si può pensare di mettersi in cerca di un impiego all'estero: a Londra, per esempio, un sommelier appena assunto ha una retribuzione media che parte dalle 1.600 sterline al mese. Si tratta di uno stipendio più che accettabile per chi è agli inizi, che può rappresentare un ottimo punto di partenza verso risultati sempre migliori.
La domanda di sommelier nei Paesi stranieri
Un altro Paese in cui si può tentare una carriera soddisfacente è la Svizzera: in questo caso non serve neppure coprire troppi chilometri per trasferirsi. Il salario medio in terra elvetica sfiora i 6mila euro al mese: decisamente niente male, anche se ovviamente c'è da tener conto del fatto che tra Berna e Zurigo il costo della vita è più alto che i Italia. Nulla vieta, poi, di lavorare come frontaliere, a patto di valutare con attenzione i pro e i contro correlati a questa scelta. Nel caso in cui la distanza da casa non sia un problema, poi, vale la pena di valutare l'ipotesi di andare a lavorare negli Stati Uniti: in questa circostanza le opportunità non sarebbero certo poche, contando anche sul fatto che gli Usa sono il primo Paese al mondo per domanda di vino italiano.
Si può fare il sommelier per arrotondare?
Per chi si avvicina per la prima volta a questo mondo ci potrebbe essere la tentazione di diventare sommelier per arrotondare, per esempio dedicandosi a questa attività come secondo lavoro: può essere che non ci si fidi ancora del tutto di una carriera in questo ambitoe che, dunque, si voglia procedere con i piedi di piombo prima di abbandonare il vecchio impiego. Questa scelta ha pro e contro, ma è opportuno tener presente che il sommelier non è solo colui che consiglia i vini e li degusta in un ristorante: egli, infatti, è impegnato anche nelle ordinazioni e nel preparare la cantina. La gestione della stessa è di fondamentale importanza: se non si è pronti a sostenere questo impegno, forse è meglio puntare su altro.
Quanto si guadagna in Italia facendo i sommelier
Abbiamo visto che andando al di fuori dei confini nazionali i sommelier agli esordi possono contare già su un buono stipendio. Per quel che riguarda l'Italia, invece, il salario base si aggira attorno ai 2mila euro, una retribuzione che può essere integrata da consulenze e lavori extra gestiti in qualità di sommelier. I dipendenti dei ristoranti di lusso possono anche guadagnare una percentuale per ciascuna bottiglia che viene venduta: così, le entrate sono destinate a crescere in modo consistente.
Non solo ristoranti
Certo, il ristorante è il punto di approdo più comune per un sommelier, ma in realtà ci sono anche molti altri contesti che mettono a disposizione occasioni professionali: si pensi agli hotel di lusso o ai wine bar, ma anche alle cantine o alle enoteche. Non sono poche, inoltre, le aziende che sono in cerca di consulenze di carattere eno-gastronomico.
Le competenze indispensabili per un sommelier
I professionisti del vino devono essere in grado di compiere analisi organolettiche dei prodotti che sono chiamati a prendere in esame: si tratta di imparare a valutare il loro stato di conservazione, la loro qualità e molti altri dettagli, per un'esperienza sensoriale che non coinvolge solo il gusto, ma riguarda anche la vista e l'olfatto.
Pubblicato il 27 agosto 2019