E se il 97% dei token su Uniswap fossero truffa?

Un nuovo studio condotto da 3 accademici tende a dimostrare che il 97% dei token offerti dalla piattaforma Uniswap sarebbero Rug Pulls. E' una notizia agghiacciante, ma non convince Twitter

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Il 97% dei token Uniswap sarebbe costituito da Rug Pulls

"Rug Pull" significa letteralmente "tirare il tappeto" in inglese. Termine utilizzato nel gergo finanziario, è una truffa organizzata da una persona o da un gruppo di persone per estrarre fondi. Il metodo è semplice: attirare gli investitori e poi andarsene con i fondi.

Nel mondo delle criptovalute, la truffa avviene spesso su una piattaforma di scambio. Il truffatore offre prima un token apparentemente genuino e affidabile alla piattaforma e poi lo promuove in vari modi.

Gli investitori si affollano quindi sulla piattaforma, acquistano il token in buona fede e aspettano che il prezzo del token aumenti per poterlo rivendere. Il fondatore del progetto ritira poi tutto il denaro, lasciando il token senza valore, e scompare nel nulla.

Secondo un recente documento pubblicato su Twitter, il 97% dei token offerti dalla piattaforma Uniswap è costituito da tentativi di estrazione di Rug. Lo studio, intitolato "Do not rug me: zero-dimensional scan detection", lo dimostra con facilità nel corso di 27 pagine, ma la sfera di Twitter non vuole crederci.

Twitter ha i suoi dubbi

Il primo argomento dei detrattori della pubblicazione è che questo studio universitario è vecchio di 9 mesi. Se si guarda oltre, si può notare che il documento è stato pubblicato 9 mesi fa su DeepAI.org, quando il mercato era un po' diverso da adesso.

Secondo punto: la differenza tra "gettone maligno" e "tiro al tappeto". Un utente segnala un problema semantico, in quanto l'articolo non definisce o giustifica l'uso dei termini "rug pull" e "maligno". I due termini sono correlati ma molto diversi, quindi il 97% diventa 90%.

La comunità di Twitter sottolinea anche il concetto di bloccare i contanti durante i primi mesi del progetto, cosa che non accade su siti come https://bitcoin-profit.org/it/, per evitare che si verifichi un "rug pull". Tuttavia, lo studio dimostra che anche il blocco dei contanti non è un metodo sufficiente per evitare qualsiasi tipo di truffa.

Infine, alcuni utenti non hanno esitato a scherzare sulla veridicità del documento, spiegando la loro sorpresa per il dato del 97%, sostenendo che si aspettavano un dato più alto in termini di tentativi di truffa sui DEX a causa della mancanza di controllo applicato ad essi.

Tiro al tappeto o paranoia?

Se lo studio condotto da Bruno Mazorra, Victor Adan e Vanesa Daza è vero, la cripto-sfera ha molto di cui preoccuparsi. Uniswap è tra i DEX più diffusi e affidabili del mercato delle criptovalute, ma che dire delle strutture più piccole?

Sebbene Uniswap offra diverse migliaia di token diversi su base giornaliera, quanto di tutto questo è in realtà un semplice tentativo di tirare la corda da parte di fondatori senza scrupoli?

Le borse DeFi, per definizione, non sono realmente regolamentate, ma la verifica dei token quotati su di esse viene effettuata da organizzazioni terze senza alcun legame con i fondatori o i potenziali investitori.

In un momento in cui la regolamentazione delle criptovalute è al centro dei dibattiti politici in Europa e altrove, il concetto di decentralizzazione subisce un duro colpo in seguito alla pubblicazione di questo studio, che sicuramente farà rabbrividire gli investitori più accaniti, ricordando loro la nozione di sicurezza.

L'Europa ha già iniziato a cercare di regolamentare il mercato delle criptovalute e della DeFi. Per seguire le novità su questo tema, vi suggeriamo di leggere il seguente articolo: Regolamento, l'UE metterà presto le mani sulla DeFi e sui suoi operatori?

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Pubblicato il 4 novembre 2022

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